Selvaggia Roma cambia nome dopo l’aborto: ecco come si chiama ora

In un'intervista rilasciata al settimanale 'Chi', l'ex protagonista di Tempation Island ha rivelato di aver cambiato nome: ecco come si chiama ora

Lo scorso settembre Selvaggia Roma ha condiviso con i suoi follower una notizia a dir poco tragica. Incinta di sei mesi, durante un’ecografia l’ex protagonista di Temptation Island ha scoperto che il cuoricino della bimba avuta dal compagno Luca Teti aveva smesso di battere. Un evento terribile che ha portato Selvaggia ad abortire.

Selvaggia Roma

Qualche giorno fa l’influencer ha deciso di rilasciare un’intervista al settimanale ‘Chi’. Qui Selvaggia ha aperto il suo cuore ed ha deciso di raccontare la terribile vicenda vissuta qualche mese. Durante l’intervista rilasciata al noto giornale l’ex protagonista di Temptation Island ha fatto una confessione che ha lasciato tutti senza parole.

Al giornale diretto da Alfonso Signorini Selvaggia Roma ha rivelato di aver cambiato nome. Oggi, dunque, l’influencer si chiama Sabrina Haddaji. Ci teniamo a sottolineare che non si tratta di un nome inventato ma del suo vero nome, che l’ex protagonista di Temptation Island aveva abbandonato per quello di Selvaggia Roma.

Selvaggia Roma

Queste sono state le parole dell’influencer a riguardo:

Darei il benvenuto a Sabrina. Mi piacerebbe che le persone conoscessero questa nuova identità che mi soddisfa, che è nata da un grande dolore. Ci spero.

ex protagonista temptation island

Selvaggia Roma e la rivelazione sull’aborto: “Il più grande dolore mai provato”

L’intervista al noto giornale è poi proseguita con alcune rivelazioni che Sabrina Haddaji ha fatto sulla perdita del suo bambino. Queste sono state le sue parole a riguardo:

Si sarebbe chiamata Mia. Purtroppo al quinto mese di gravidanza ho contratto un virus di quelli che non lasciano scampo in situazioni simili.

ex concorrente gf vip

E, continuando, l’ex protagonista di Temptation Island ha rivelato:

Di lì a pochissimo il cuore di mia figlia ha smesso di battere e l’ho visto proprio durante un’ecografia. Mi hanno operato subito, ventitré ore di travaglio con la consapevolezza che non l’avrei potuto abbracciare viva. Ho dovuto partorire un corpicino che non c’era più. Ancora adesso, mentre ne parlo, mi fa male il cuore. Il più grande dolore mai provato.