Selvaggia Roma torna sui social dopo la perdita della bimba che portava in grembo

"Bisogna da voce al dolore": dopo giorni di silenzio, Selvaggia Roma torna sui social a parlare dell'aborto subito qualche giorno fa

Un evento molto triste che ha sconvolto la sua vita e che, come spiega, avrà bisogno del suo tempo per essere elaborato e superato. A qualche giorno di distanza, Selvaggia Roma torna sui social ed esterna le sue emozioni riguardo all’aborto spontaneo che ha subito durante la sua prima gravidanza.

Selvaggia Roma ha perso la sua bimba
Credit: selvaggiaroma_ – Instagram

La gioia per la prima gravidanza e per il primo figlio in arrivo, per Selvaggia Roma era davvero molta.

Dopo le esperienze televisive e la relazione terminata con Francesco Chiofalo, l’influencer ha finalmente ritrovato l’amore con il calciatore Luca Teti.

I due nei mesi scorsi si sono mostrati al settimo cielo per aver scoperto che ben presto sarebbero diventati genitori per la prima volta.

Poi, circa una settimana fa, la tragedia. A seguito di un’infezione, Selvaggia Roma ha perso la bimba che portava in grembo. Ad annunciarlo ci aveva pensato lei stessa, con un toccante messaggio pubblicato nella sezione storie del suo account Instagram.

L’elaborazione della perdita di Selvaggia Roma

Selvaggia Roma ha perso la sua bimba
Credit: selvaggiaroma_ – Instagram

Un dolore che inevitabilmente ha sconvolto la sua vita. Dopo giorni di silenzio, Selvaggia Roma è tornata sui social ed ha esternato le emozioni che sta vivendo in questo periodo.

Quando una donna perde un figlio, in qualunque epoca dell’attesa, deve affrontare un percorso che, con i suoi tempi e i suoi modi, la porterà a elaborare la perdita.

Selvaggia Roma sfogo social
Credit: selvaggiaroma_ – Instagram

Così inizia la lettera scritta da Selvaggia, che poi prosegue spiegando che quantificare questo tempo è impossibile, poiché ogni donna è diversa.

“C’è chi nell’arco di alcune settimane si sente pronta per cercare una nuova gravidanza e chi sente di aver bisogno di un periodo di lutto più lungo”.

Poi prosegue parlando della società che secondo lei, di questi tempi, quasi non lo concede questo tempo e spinge una donna a riprendersi all’istante e a mostrarsi forti, in gamba ed efficienti al più presto.

Ma non è così che funzionano la mente e il cuore. C’è un momento per soffrire e uno per stare meglio. Cercare di accelerare le cose, non risolve il problema più rapidamente. Anzi. Le emozioni ignorate o negate restano lì, in sospeso, a pesare sul cuore che non ha avuto modo di sfogarle e rielaborarle. Dar voce al dolore.