Vigevano, donna di 27 anni ferisce con l’acido due bambini, durante una lite tra vicini

Due bambini ustionati con l'acido durante una lite tra vicini

La vicenda è accaduta in provincia di Pavia, precisamente a Vigevano, strada San Marco. Due famiglie si sono ritrovate protagoniste di una lite tra vicini, ma a rimetterci sono stati due bambini, una femminuccia di tre anni e un maschietto di nove anni. Una donna di 27 anni ha spruzzato sui piccoli uno sgorgante per WC, composto da un’alta percentuale di acido solforico.

Secondo le notizie riportate, il suo intento era quella di colpire il suo vicino, un trentenne, che però si è spostato e così il prodotto ha colpito i due bambini.

I due fratellini hanno riportato gravi ustioni e immediatamente sul posto sono giunti i soccorsi. La bambina, che sembrerebbe più grave, è stata portata con urgenza immediata all’ospedale Niguarda di Milano, mentre il bambino di 9 anni, è stato portato all’ospedale di Vigevano.

Sulla vicenda sono intervenute anche le forze dell’ordine. Gli agenti adesso stanno cercando di capire cosa sia realmente accaduto, le motivazioni della lite e come i due bambini siano rimasti ustionati. Questa per adesso, è la prima ricostruzione dei fatti.

Per quanto riguarda la ventisettenne, autrice del gesto, sembrerebbe che per adesso sia stata denunciata a piede libero, poiché in stato di gravidanza.

Per il momento non ci sono ulteriori notizie riguardo la vicenda, ma nei prossimi giorni verranno divulgati nuovi aggiornamenti.

La scorsa notte è accaduta anche un’altra tragedia, a Monreale, dove un bambino di 3 anni ha perso la vita. È morto strangolato.

Mamma-partorisce-in-ambulanza-stanno-bene-entrambi

È accaduto intorno all’una di notte, il bambino stava dormendo nella sua stanza, mentre i suoi genitori stavano guardando la tv in un’altra. Si è svegliato, si è alzato ed ha iniziato a giocare, senza chiamare nessuno. È salito sul tavolo, è scivolato su una mensola ed è rimasto incastrato con il cordoncino della tenda, che lo ha strangolato. Quando il suo papà se ne è reso conto, era ormai troppo tardi e nonostante i disperati tentativi, anche da parte dei soccorritori, per il bambino non c’è stato nulla da fare.