Massimo Mauro e l’ultimo incontro con Vialli: cosa si sono detti
L'ultimo straziante incontro tra Massimo Mauro e l'amico Vialli: "Lui mi disse 'Massimo, io e te non ci rivedremo più'"
In una recente intervista rilasciata a La Stampa, Massimo Mauro, ex calciatore e commentatore sportivo in tv, ha raccontato dell’ultimo incontro avuto con l’amico fraterno Gianluca Vialli. Cosa si sono detti i due nella clinica di Londra in cui l’ex campione ha perso la vita lo scorso 6 gennaio 2022.
Lo scorso 16 dicembre il mondo del calcio italiano e non sono si è fermato per rendere onore, nel giorno del primo anniversario dalla scomparsa, al compianto Sinisa Mihajlovic.
Tra alcuni giorni, il prossimo 6 gennaio, sarà invece il primo anniversario di un altro grandissimo personaggio del calcio e dello sport italiano, che purtroppo si è spento troppo presto: Gianluca Vialli.
In un’intervista rilasciata a La Stampa, Massimo Mauro si è aperto ed ha raccontato l’ultimo incontro avuto con lui.
Gianluca era ricoverato in una clinica a Londra e per lui, ormai, non c’era più nulla da fare. Sua moglie Cathryn ha chiamato Massimo, non scendendo nei particolari ma chiedendogli semplicemente di dirigersi a Londra.
Massimo ha incontrato Gianluca nella capitale britannica il 23 dicembre: “Soffriva moltissimo Luca, aveva dieci minuti di lucidità, poi doveva ricorrere alla morfina“.
Mauro ha scelto di rivivere quei momenti, raccontando le parole che ha scambiato con lui in quell’occasione. Con Gianluca che gli ha detto: “Massimo è tardi, devi andare a prendere l’aereo“. E lui: “No Luca resto ancora un po’“. Luca che gli ha detto: “No, vai“, e Massimo: “Va bene, passo il Natale a casa con i ragazzi e torno a trovarti“.
A quel punto, una risposta agghiacciante per la sua lucidità per l’amico di una vita intera: “No Massimo, io e te non ci rivedremo più“.
A quel punto Mauro gli ha dato un bacio e lo ha salutato. Uscito dalla clinica, ha subito chiamato Roberto Mancini, altro grande amico di entrambi.
Il precedente ultimo incontro tra Massimo Mauro e Vialli
Prima di quell’ultima straziante visita, Massimo Mauro aveva visto Vialli l’estate precedente, in occasione di un torneo ad Alba. Già lì lo aveva visto in condizioni drammatiche, ma con una forza ed un coraggio da eroe.
Abbiamo passato quattro giorni insieme e avevo capito che la situazione era peggiorata, mangiava ma non prendeva un etto. Eppure non mollava. Luca aveva voluto premiare con una medaglia tutti ragazzi. Pioveva e lui non riusciva a stare in piedi a lungo, fu costretto a scendere negli spogliatoi per sdraiarsi. In quei mesi è stato un eroe. L’ho visto nudo, era solo pelle e ossa, eppure in quella immensa sofferenza la sua grandezza è stata quella di non farsi mai compatire. Ha avuto dignità fino in fondo. Come Mihajlovic.