Alberto Zaccheroni e il suo mese in coma dopo l’incidente domestico
Del mese trascorso in terapia intensiva, dopo la brutta caduta in casa e l'intervento, Alberto Zaccheroni non ricorda assolutamente nulla
Un vero incubo quello vissuto da Alberto Zaccheroni negli ultimi mesi.
Un inferno che lui, però, non ricorda affatto. Lo scorso 10 febbraio lo stimato allenatore italiano cadde a terra in casa, battendo violentemente la testa a terra. Operato d’urgenza, è rimasto poi in terapia intensiva per tanto tempo. E di quel periodo, come raccontato in una recente intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, non ricorda assolutamente nulla.
Nato a Meldola, in provincia di Forlì Cesena, il primo aprile del 1953, Alberto Zaccheroni ha saputo costruirsi una carriera di tutto rispetto nel mondo del calcio.
Piuttosto sfortunata la sua carriera da calciatore, di immenso livello quella da allenatore.
Si è seduto per la prima volta su una panchina nel 1975, nelle giovanili del Cesenatico. La sua gavetta è durata esattamente 20 anni, durante i quali ha allenato diverse società di serie C e B, ottenendo sempre ottimi risultati.
Il salto di qualità arriva appunto nel 1995, quando lo ingaggia l’Udinese ed esordisce in Serie A.
Tra le altre società allenate, anche il Milan, l’Inter, la Juventus, la Lazio e il Torino.
Il 10 febbraio scorso Zaccheroni è rimasto coinvolto in un brutto incidente domestico che ha messo in serio pericolo la sua vita. Mentre scendeva le scale è scivolato ed ha battuto la testa a terra molto violentemente, perdendo i sensi e moltissimo sangue.
Come sta oggi Alberto Zaccheroni
A trovarlo per prima era stata sua moglie Flavia, che ha chiamato subito i soccorsi. Immediato l’intervento dell’allenatore al Bufalini di Cesena, dove i medici lo hanno sottoposto ad un intervento al cervello salva vita.
Nelle settimane successive è rimasto in terapia intensiva, uscendone solo il 10 marzo. Da lì è iniziato il suo percorso di riabilitazione molto faticoso, sia di fisioterapia che di logopedia. Una strada lunga, dolorosa, che non è ancora del tutto finita, ma che fortunatamente sta procedendo al meglio.
In una recente intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Alberto Zaccheroni ha raccontato il suo calvario. O meglio quello che gli hanno raccontato a riguardo, visto che lui, soprattutto del primo mese di ricovero, non ricorda assolutamente nulla.
L’allenatore ha detto che la sua sopravvivenza è stata un vero miracolo, che senza sua moglie o senza i medici non avrebbe potuto materializzarsi.
Oggi Zac sta bene. Ha detto di avere ancora qualche deficit di memoria a breve termine, ma si ritiene davvero fortunato di aver recuperato praticamente del tutto la sua salute.