Angela Brandi, morta a 24 anni dopo le dimissioni: i primi risultati dell’autopsia

Pozzuoli, arrivati i primi risultati dell'autopsia eseguita sul corpo di Angela Brandi, la 24enne deceduta dopo le dimissioni dall'ospedale

Nella giornata di sabato 28 gennaio, il medico legale ha eseguito l’autopsia sul corpo di Angela Brandi, la 24enne deceduta per un malore, dopo le dimissioni dall’ospedale. Il legale della famiglia ora sta valutando cosa fare e soprattutto come comportarsi dopo le nuove scoperte.

autopsia angela

Le esequie della ragazza sono state celebrate nella giornata di domenica 29 gennaio e sono davvero tante le persone che hanno scelto di essere presenti per lei, ma anche per mostrare vicinanza ai suoi cari.

Da ciò che è emerso da questo esame, Angela Brandi ha perso la vita per uno shock emorragico polmonare. Purtroppo il sangue le ha ostruito le vie aeree, fino a quando non le ha permesso più di respirare.

La zia di Angela ha spiegato che era con lei in quei minuti e che i medici l’hanno prima visitata e poi l’hanno dimessa. Alla fine, poche ore dopo, la ragazza è stata colpita un colpo di tosse che le ha comportato gravi problemi. Al suo secondo ricovero, per lei non c’era più nulla da fare.

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I medici dopo il suo arrivo al nosocomio di Pozzuoli, hanno cercato di fare il possibile. Però alla fine non hanno avuto altra scelta che constatare il suo straziante decesso.

La famiglia ha scelto di presentare una regolare denuncia. Lo scopo è proprio quello di capire se dopo il primo ricovero, avrebbero potuto fare qualcosa per salvarle la vita.

Le parole del legale sull’autopsia di Angela Brandi

Saranno solo gli ulteriori esami e tutte le indagini a dare altre risposte a tutti i suoi cari, che ora sono strazianti dalla perdita subita.

Il legale che si sta occupando del caso, Tommaso Pellegrino, ha spiegato in un’intervista con l’Ansa cosa stanno pensando di fare. L’avvocato ha detto:

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È presto per dire se ci siano o meno responsabilità. È da valutare, per esempio, se un intervento chirurgico in occasione del primo accesso sarebbe potuto essere risolutivo. Ma, al momento, sono informazioni che non abbiamo e comunque, prima di formulare qualsiasi ipotesi, è necessario avere a disposizione un quadro completo. Al momento mancano i risultati di alcuni esami istologici eseguiti durante l’autopsia.