Angelo Viteritti, solo 17 anni, morto dopo la caduta dal carro di carnevale
Cade dal carro e batte la testa: per Angelo Viteritti non c'è stato nulla da fare. La tragedia a San Cosmo Albanese, in Calabria
Una tragedia assoluta ha scosso l’intera comunità di San Cosmo Albanese, in provincia di Cosenza, durante la sfilata dei carri allegorici di carnevale che era in programma per ieri. Angelo Viteritti, un ragazzo di soli 17 anni della zona, è caduto da un carro ed ha perso la vita per i gravi traumi riportati.
Una giornata che doveva essere di sola gioia e festa, si è trasformata improvvisamente in un incubo a San Cosmo Albanese, un piccolissimo comune calabrese in provincia di Cosenza.
Nella giornata di ieri era in programma la consueta sfilata dei carri allegorici di carnevale e proprio durante la stessa, è successo purtroppo l’irreparabile.
Angelo Viteritti, un ragazzo di 17 anni originario e residente della vicina San Giacomo D’Acri, è caduto da uno dei carri ed ha perso la vita praticamente sul colpo.
Aperta un’inchiesta sulla morte di Angelo Viteritti
L’episodio si è verificato sulla strada provinciale 183, in località Santa Rosa, a poche centinaia di metri dall’ingresso nel borgo di San Cosmo.
Si indaga ora sulla dinamica dell’episodio, ma i carabinieri della compagnia di San Marco Argentato suppongono che si sia trattato di una fatalità. L’indagine aiuterà a fare chiarezza a riguardo.
La vicenda che è costata la vita al giovane Angelo Viteritti, rimanda inevitabilmente la memoria a quanto accaduto, in circostanze tristemente simili, a Bologna nel 2019.
Il piccolo Gianlorenzo Manchisi di soli 2 anni era insieme a sua mamma nel centro storico del capoluogo emiliano a festeggiare il carnevale. Improvvisamente è scivolato dal carro su cui si trovava ed ha battuto la testa a terra perdendo i sensi.
Lo stesso carro gli era poi passato sopra, spezzando la sua giovanissima vita sul colpo.
Per la morte di Gianlorenzo, dopo mesi di processo, era stato condannato a 1 anno e sei mesi di reclusione, per il reato di omicidio colposo, il proprietario e allestitore del carro allegorico, Paolo Canellini.
Nel registro degli indagati, per lo stesso reato, ci finirono anche Siriana Natali, mamma del piccolo accusata di negligenza e disattenzione nei confronti del piccolo, e Marco Pasquini, che allora firmò il collaudo del carro. Per quanto riguarda il carro, il Giudice decise per la distruzione dello stesso.