Morte del piccolo Gianlorenzo Manchisi: condannato il proprietario del carro di Carnevale

Il Gup ha emesso la sentenza per il proprietario ed allestitore del carro di Carnevale, dopo la morte del piccolo Gianlorenzo Manchisi

La morte del piccolo Gianlorenzo Manchisi risale al 5 marzo del 2019, quando il bambino di 2 anni è caduto da un carro di Carnevale nel centro storico di Bologna, durante una sfilata.

Prima sentenza preliminare per Gianlorenzo Manchisi

Il carro lo ha travolto e, purtroppo, per il minore non c’è stato nulla da fare. Il Gup Claudio Paris ha emesso la prima sentenza nei confronti di Paolo Canellini, il proprietario e allestitore del carro di Carnevale. La decisione è di un anno e sei mesi per omicidio colposo, con sospensione condizionale. L’avvocato difensivo dell’imputato ha fatto sapere che richiederà appello.

Il Gup ha anche disposto le somme di 300mila per il papà del piccolo Gianlorenzo Manchisi e di 190mila euro per il fratello. Il genitore, dopo la sentenza, ha voluto lasciare alcune dichiarazioni, attraverso le quali ha espresso il suo pensiero:

Ringrazio il mio avvocato e il giudice che ha saputo leggere in questa vicenda ciò che era da applicare per la sicurezza. È un primo passo importante per la sicurezza dei bambini e dei cittadini

Anche la madre, attualmente sotto accusa, ha dichiarato:

Un altro passo sarà a ottobre essere scagionata dalle accuse.

Dovrà affrontare il processo Siriana Natali, accusata di essere stata troppo distratta e imprudente. Insieme a lei anche Marco Pasquini, che allora firmò il collaudo del carro. Il giudice ha anche deciso per la distruzione del carro di Carnevale.

Prima sentenza preliminare per Gianlorenzo Manchisi

La morte del piccolo Gianlorenzo Manchisi

Gianlorenzo Manchisi si trovava con la sua mamma al centro storico di Bologna, quando è scivolato dal carro di Carnevale ed ha battuto violentemente la testa. È poi stato travolto dallo stesso grande mezzo.

Prima sentenza preliminare per Gianlorenzo Manchisi

Immediato il trasporto in ospedale, dove è stato ricoverato in gravissime condizioni. È morto il giorno successivo, i medici non sono riusciti a salvarlo.

Paolo Canellini, l’allestitore e proprietario, è accusato di “mancanze dal punto di vista delle norme tecniche della sicurezza” e oggi condannato a un anno e sei mesi per omicidio colposo.