Antonio Bitonti: aperta un’inchiesta da parte della procura
Caso della morte di Antonio Bitonti, in arte Uccio Show: la Procura ha aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio
C’è un importante aggiornamento riguardo alle indagini sulla morte di Antonio Bitonti, meglio noto con il suo nome d’arte di Uccio Show. La Procura ha aperto un’inchiesta per il reato di istigazione al suicidio. Si tratta di un atto dovuto, dal momento che non sono emerse responsabilità da parte del macchinista del treno che ha travolto il comico, né ulteriori elementi di ipotesi.
Si è trattato di un lutto molto grave che ha colpito in particolare la Puglia, Regione della quale Antonio era originario, in cui viveva e in cui era diventato famoso con il nome d’arte di Uccio Show.
Cabarettista, cantante, ballerino e attore ha rallegrato le serate di molti paesi della sua Regione ed era apparso in diverse occasioni anche nella tv nazionale.
Aveva incontrato in diverse occasioni, infatti, grandi come Gerry Scotti e Paolo Bonolis, grazie alle sua partecipazioni in programmi come La Corrida, Italia’s Got Talent, Striscia la Notizia, Avanti un altro e Caduta Libera.
Nell’ultimo periodo non se l’era passata benissimo. Da quando aveva scoperto di avere una brutta malattia.
Ciononostante non si era buttato giù, continuando a lavorare e a mantenere il suo solito spirito allegro e carismatico.
Il gesto estremo di Antonio Bitonti
Alle prime ore del mattino dello scorso 21 agosto, Antonio ha preso una decisione. Quella di togliersi la vita.
Si è così recato da solo alla stazione ferroviaria di Montesano Salentino, a bordo della sua auto. Poco dopo è finito travolto da un treno riportando ferite gravissime soprattutto alle gambe.
I soccorritori medici arrivati sul posto lo hanno prelevato e trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino, quello di Tricase, dove però si è spento poco dopo.
Le autorità hanno effettuato tutti i rilievi del caso e ascoltato le testimonianze per cercare di ricostruire al meglio la dinamica della tragedia.
Delle ultime ore è la notizia dell’apertura da parte della Procura della Repubblica di un fascicolo di indagine per il reato di istigazione al suicidio, a carico di ignoti.
Si tratta, da quanto si apprende, di un atto dovuto, visto che che non sono emerse responsabilità a carico del macchinista e non ci sono per ora altri elementi di rilievo a supporto dell’ipotesi di reato.