Antonio Pellanda ha un malore mentre va al rosario dell’amico e muore
Si stava dirigendo al rosario in onore del suo amico d'infanzia, Antonio Pellanda, quando ha accusato un malore: morto dopo giorni di agonia
Una tragedia improvvisa che ha sconvolto l’intera comunità di Camposampiero è quella avvenuta lo scorso mercoledì. Antonio Pellanda, 73enne carrozziere molto conosciuto e stimato nella zona, si è spento dopo alcuni giorni di agonia. Il venerdì precedente, infatti, aveva accusato un malore mentre si dirigeva al rosario per il suo amico, scomparso qualche giorno prima. Cosa è successo.
Una tragedia doppia che in pochissimi giorni ha sconvolto per due volte la piccola comunità di Camposampiero, un piccolo comune di poco più di 10mila abitanti situato nella provincia di Padova, in Veneto.
Due uomini, due amici di lunghissima data, che hanno trascorso oltre 40 anni insieme, sempre l’uno al fianco dell’altro, se ne sono andati a pochissimi giorni di distanza l’uomo dall’altro.
Il primo, Luciano Ruffato, conosciuto da tutti con il suo nome d’arte di “Zio Luciano”, se ne è andato improvvisamente lo scorso giovedì 28 settembre.
Il 70enne, che si era fatto conoscere nelle televisioni locali come il “Re del Liscio“, era rimasto vittima di una brutta caduta in casa lo scorso giugno. Stava potando alcuni alberi in giardino, quando è scivolato e, precipitando a terra, aveva battuto violentemente la testa a terra.
Per i successivi tre mesi è rimasto ricoverato nell’ospedale di Castelfranco Veneto, dove però si è spento, per l’appunto, lo scorso 28 settembre.
La morte di Antonio Pellanda
In tutto il suo percorso artistico, durato oltre 40 anni, Ruffato aveva sempre potuto contare sul sostegno e l’amicizia di Antonio Pellanda, 73 anni sempre di Camposampiero, che di mestiere era un carrozziere.
La morte dell’amico ha sconvolto molto Antonio, che il 29 settembre non voleva assolutamente mancare al Rosario che doveva essere recitato in onore della memoria di Luciano.
L’uomo è salito sulla sua auto e si stava dirigendo nella chiesa di San Marco, quando improvvisamente ha accusato un malore.
Con un ultimo instante di lucidità è riuscito a fermarsi, ma da lì non è più ripartito. Una pattuglia dei Carabinieri si è accorta di lui e i militari hanno subito richiesto l’intervento dei soccorritori.
I medici, dopo aver constatato che si trattava di un’ischemia cerebrale, hanno subito messo in atto tutte le loro conoscenze per cercare di salvare Antonio.
I disperati tentativi dei dottori, tuttavia, non sono serviti ad evitare il peggio. Il 73enne si è spento nella mattinata di mercoledì, lasciando del dolore più grande la moglie Giuditta e il figlio Luca.