Antonio Vilardi: rilasciato il conducente ubriaco che lo ha travolto
Il 24enne accusato dell'omicidio stradale del dottor Antonio Vilardi è stato rilasciato: per il gip non c'è pericolo di fuga
È tornato in libertà il giovane di 24 anni che nella notte tra il 15 e il 16 settembre ha provocato la morte del medico 41enne Antonio Vilardi. Trattenuto dalle autorità nelle ore subito successive all’incidente, è stato ora rilasciato in attesa del processo. La procura aveva chiesto i domiciliari, ma il gip non ha optato per nessuna misura cautelare.
Un dramma enorme, l’ennesimo sulle strade italiane, è quello che si è verificato intorno alle 3:00 della notte tra venerdì e sabato scorsi a Imola.
Un 24enne alla guida di una Mazda ha travolto e ucciso sul colpo Antonio Vilardi, 41enne ortopedico originario di Cosenza ma residente in Emilia Romagna da tanti anni.
A seguito dei controlli effettuati dalle forze dell’ordine, è risultato che il conducente della vettura guidava sotto l’effetto di alcool. Per questo motivo è ora indagato per omicidio stradale.
Trattenuto in un primo momento, il 24enne è stato invece rilasciato al termine dell’udienza di convalida, effettuata tramite videoconferenza nella mattinata di ieri, lunedì 18 settembre.
La Procura, in attesa del processo, aveva chiesto che il soggetto venisse sottoposto agli arresti domiciliari.
Il gip, invece, non ha optato per alcuna misura detentiva ed ha disposto un immediato rilascio del giovane.
L’avvocato dello stesso ragazzo ha spiegato che tale decisione è arrivata perché non sussiste il pericolo di fuga, che le prove vengano inquinate o che il reato venga reiterato.
Chi era Antonio Vilardi
Nato a Cosenza 41 anni fa, Antonio Vilardi si era trasferito da giovane al nord per portare avanti i suoi studi in medicina.
Carriera universitaria portata a termine in maniera eccelsa e un master conseguito a Bologna sul trattamento della patologie ortopediche dell’arto superiore.
9 anni fa era poi stato assunto dalla Ausl di Imola e nella città romagnola aveva costruito anche la sua famiglia, sposandosi e dando alla luce un figlio.
Venerdì notte era a bordo della sua Ducati Monster e stava percorrendo via D’Agostino, quando un’automobile è arrivata a velocità sostenuta e lo ha travolto in pieno. Scaraventato a terra, è stato poi trascinato sull’asfalto per oltre 200 metri.
L’arrivo tempestivo dei soccorritori non è purtroppo servito a nulla per evitare il decesso del medico, che era sopraggiunto molto probabilmente sul colpo.