Arrestato cameriere della Regina Elisabetta, cosa faceva di nascosto
Messo agli arresti 37enne di origini italiane che lavorava alla corte della Regina Elisabetta
Le Forze dell’Ordine britanniche hanno messo agli arresti il cameriere di Buckingham Palace che rubava alla Regina Elisabetta per rivendere su eBay i cimeli accumulati. Il sospettato, finito sotto interrogatorio, ha alla fine ammesso le proprie colpe.
Regina Elisabetta: beccato il colpevole
L’uomo – Adamo Canto, di origine italiana – dovrà scontare otto mesi di reclusione in carcere. Ad emettere la condanna la Westminster Magistrates Court: secondo la corte, il cameriere, 37 anni, ha commesso in modo continuativo le losche operazioni. Più specificamente, ha rubato orologi, foto, medagliette e addirittura dei vestiti dalle lussuose camere del palazzo.
Ricavato di gran lunga inferiore rispetto al valore effettivo della merce
Secondo la versione riportata dai media locali, l’ex dipendente della monarca ha sottratto alla sua corte degli oggetti per un valore complessivo pari a 100 mila sterline: tuttavia Canto non ha ricavato tale somma, ma una cifra decisamente inferiore. Forse perché gli utenti dubitavano seriamente che la merce immessa in vendita appartenesse sul serio a sua maestà.
Il ricavato è stato di gran lunga più esiguo rispetto al valore effettivo della refurtiva confiscata con il passare dei mesi: intorno alle 7.700 sterline, ottenute, come già abbiamo avuto sopra occasione di segnalare, attraverso l’uso del noto portale web eBay.
Confessione strappata
A tradire Canto, cameriere italiano di 37 anni, pare sia stata un’indagine aperta dalla Polizia, che ha ritrovato qualche mese fa parte della refurtiva e lo ha immediatamente arrestato. Dopo alcuni tentativi di negare le azioni incriminate, l’uomo ha, infine, confessato, facendo riferimento a dei presunti problemi economici di cui soffriva.
Regina Elisabetta: i furti nell’arco di nove mesi
Nel 2015 Canto è stato assunto a Londra, in qualità di aiutante nelle cucine di Buckingham Palace. Eppure, i reati compiuti sono inerenti a un intervallo decisamente più ristretto. Da quanto filtra, i furti li avrebbe effettuati in nove mesi, nel periodo compreso tra novembre 2019 e agosto 2020.