Arrivati i risultati dell’autopsia di Augusto Bernardi, ucciso in strada da Francesco Lo Manto
Ecco i primi risultati dell'autopsia di Augusto Bernardi, l'uomo di 56 anno ucciso in piazza Vittoria dal 20enne Francesco Lo Manto
Arrivati i primi risultati dell’autopsia sul corpo senza vita di Augusto Bernardi, l’uomo ucciso in piazza Vittoria (Torino) dal 20enne Francesco Lo Manto.
L’uomo di 56 anni è morto a seguito di numerosi calci e colpi inferti con un listello di truciolato.
Francesco Lo Manto si è consegnato alle forze dell’ordine, arrivate sul posto dopo l’omicidio. Ha raccontato che l’uomo gli aveva chiesto delle sigarette ed era convinto che volesse prendergli il cellulare. Così, è sceso in strada in ciabatte e da lì, è iniziato il diverbio poi finito in tragedia.
Ha ammesso di aver fumato del crack e di essersi rovinato la vita. “Ho ucciso un uomo”, continuava a ripetere alle autorità. E anche se era giunta notizia che l’omicida aveva riferito di non aver usato nessuna arma per uccidere Augusto Bernardi, sembrerebbe che dopo l’autopsia abbia confermato la versione del medico legale.
Le parole del legale di Augusto Bernardi
L’avvocato della vittima ha spiegato che Augusto Bernardi soffriva di problemi psichiatrici di tipo bordeline e che era seguito dal 2005. Spesso sbotattava, ma era un uomo buono.
L’intera comunità è sconvolta da quanto accaduto. Chi conosceva la vittima, l’ha descritta come una persona tranquilla che non aveva mai infastidito nessuno. Il 56enne è morto per aver chiesto una sigaretta alla persona sbagliata, in un momento sbagliato. E ci ha rimesso la vita, dopo che un ragazzo di soli 20 anni ha dato sfogo alla sua incontrollabile rabbia. Non ha avuto nemmeno il tempo di provare a difendersi. Non è ancora chiaro dove l’omicida abbia preso il pezzo di legno. Lo stesso sostiene di averlo trovato sul marciapiede.
L’ho picchiato perché voleva rubarmi il pacchetto di sigarette e pensavo avesse preso il mio cellulare. Ero strafatto di crack. Stavo fumando sul balcone, quando quell’uomo per strada mi ha chiesto se avevo da fumare. Sono sceso e gli ho dato qualche sigaretta, ma lui ha cercato di prendermi il pacchetto.
Sono pentito, non avrei mai voluto ucciderlo. Sono disperato.
Francesco Lo Manto è in stato di fermo, accusato di omicidio volontario.