Arrivati i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo di Andrea Papi: era ancora vivo quando ha incontrato l’orso
L'autopsia ha confermato i sospetti, Andrea Papi era vivo quando si è imbattuto nell'orso. Si cerca l'animale, ordinato l'abbattimento
Arrivati i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo senza vita di Andrea Papi, il giovane runner trovato senza vita in un bosco in Trentino.
Era uscito di casa per un allenamento, ma non aveva fatto rientro. La famiglia aveva lanciato l’allarme ai soccorsi e, dopo ore di ricerca, è arrivato lo straziante epilogo. Andrea Papi è stato trovato senza vita, aggredito da un animale selvatico.
Gli abitanti hanno raccontato dell’avvistamento, nei giorni precedenti, di un orso che aveva attaccato diversi animali da allevamento.
Il medico legale ha eseguito l’autopsia per verificare se l’animale selvatico lo avesse aggredito prima, mentre era ancora vivo. O soltanto dopo il suo decesso, forse avvenuto per un malore.
I risultati hanno confermato i sospetti della famiglia e di tutta la comunità. Andrea Papi era ancora vivo quando si è imbattuto nell’orso. Sul corpo del giovane runner sono state individuate ferite alla schiena, sul volto e sul ventre.
Andrea Papi: aperte le indagini
Sulla vicenda è intervenuta la Procura di Trento, che ha avviato le indagini. Sono stati nominati tre periti: medico legale, veterinario e un esperto di Dna animale. Sotto esame anche tutti gli oggetti rinvenuti sulla scena del dramma. Tra questi un bastone insanguinato, che forse Andrea ha usato per difendersi.
Tanta la rabbia tra gli abitanti, che più volte avevano fatto presente l’avvistamento dell’orso. Sembrerebbe però che siano circa 10 gli esemplari presenti nella zona. Sarà necessario individuare l’animale che ha aggredito Papi.
Ordinanza per l’abbattimento dell’orso
Nel frattempo, il presidente della provincia di Trento, durante la conferenza stampa, ha annunciato l’ordinanza per l’abbattimento dell’orso.
Ordine sicurezza pubblica di un provvedimento contingibile e urgente per la rimozione di un orso pericoloso per incolumità e sicurezza pubblica. Procedendo nel più breve tempo possibile all’identificazione genetica dell’esemplare responsabile dell’aggressione. E di procedere nell’abbattimento. Eventuali esemplari catturati nelle operazioni potranno essere custoditi in cattività in attesa della conferma genetica.