Bari, neonata abbandonata nella culla termica della chiesa: sta bene e si chiamerà Maria Grazia
Bari, parroco trova una neonata abbandonata dentro la culla termica che si trova dentro la chiesa: vicino non c'erano biglietti
Un episodio che ha davvero dell’incredibile è quello che è avvenuto nella prima mattina di sabato 23 dicembre, in una chiesa di Bari. Il parroco ha trovato una neonata abbandonata dentro la culla termica, che si trova all’interno della chiesa di San Giovanni Battista.
Per fortuna dopo un primo controllo generale, è emerso che sta bene. Tuttavia, vicino non hanno trovato né biglietti e nemmeno oggetti che potessero far trovare dei parenti o anche la madre.
Stando alle informazioni rese note da alcuni media locali, i fatti sono avvenuti intorno alle 7.20 di sabato 23 dicembre. Precisamente all’interno della chiesa San Giovanni Battista, che si trova nel quartiere Poggiofranco, a Bari.
Il parroco don Antonio Ruccia, ha il telefono collegato al sensore della culla termica, che si trova all’interno della struttura religiosa. Per lui però, tutto sembrava procedere normalmente.
Tuttavia, quando ha sentito lo squillo arrivare sul suo cellulare, si è recato in fretta sul posto e quando ha aperto la culla, ha scoperto che dentro la culla c’era la bambina. Lui è stato il primo ad averla presa in braccio.
Successivamente ha chiesto il tempestivo intervento dell’ambulanza. I medici sono presto intervenuti sul posto ed hanno disposto per la piccola, il trasferimento al Policlinico, nel reparto di Neonatologia.
Le condizioni della neonata abbandonata e la scelta del suo nome
Da quello che riporta il quotidiano La Repubblica, per fortuna le condizioni della piccola risultano essere buone. Per i medici è nata circa da 10 giorni ed era vestita bene. Aveva indosso una tutina verde. Come da prassi il parroco ha denunciato l’accaduto anche alle forze dell’ordine ed al Tribunale dei Minori.
Vicino alla bambina non hanno però trovato bigliettini o oggetti che possano aiutare nelle indagini. Don Antonio Ruccia, il primo ad averla accolta nelle sue braccia, sull’accaduto ha detto:
Quando i Carabinieri mi hanno chiesto come volessi chiamarla, ho risposto: ‘Maria Grazia’, come la Madonna che spero accompagni questa piccina per il resto della sua vita. Immagino ora il dolore ed il coraggio di chi l’ha lasciata.