Battesimo: se il sacerdote usa la formula “noi ti battezziamo” non è valido
La Congregazione per la Dottrina della Fede contesta alcuni abusi liturgici durante il rito del battesimo, la formula "noi ti battezziamo" non è valida!
Durante il rito del battesimo, se il sacerdote utilizza la formula “noi ti battezziamo” non è valido e risulta non essere mai stato celebrato. A segnalare questo particolare è stata la Congregazione per la Dottrina della Fede che ha notificato alcuni abusi liturgici effettuati dai sacerdoti durante i riti.
Il santo Battesimo è un rito liturgico che rappresenta l’ingresso alla vita nello Spirito e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Attraverso il battesimo, l’uomo è liberato dal peccato e rigenerato come figlio di Dio diventando membro di Cristo.
Se il sacerdote, per celebrare il rito del battessimo, proclama la formula “noi ti battezziamo“, non è valido. Al contrario è come se non fosse mai esistito. Ad introdurre questa novità è stata La Congregazione per la Dottrina della Fede che ha contestato alcuni abusi liturgici utilizzati dai sacerdoti durante i riti.
Per tanto quest’ultima, al fine di segnalare questo dettaglio, ha stabilito quanto segue:
“Quando il ministro dice ‘Io ti battezzo’ non parla come un funzionario che svolge un ruolo affidatogli, ma opera ministerialmente come segno-presenza di Cristo”
Da quanto si apprende dalle parole della Congregazione per la Dottrina della Fede, utilizzare al posto di “io” il pronome “noi“, al fine di dare al rito un senso comunitario, è sbagliato e rende il sacramento non valido. Per tanto il sacerdote deve pronunciare il pronome “io” in segno-presenza di Cristo e non può parlare a suo nome o a nome di altre persone.
Tuttavia, a seguito della modifica di questa formula sacramentale, ora si è aperto un dibattito circa la validità dei battesimi che si sono celebrati fino ad ora con questo rito errato. Ovviamente, la questione si apre in virtù del fatto che, con la formula “noi”, il battessimo risulta inesistente. Infatti, tutte le persone che lo hanno ricevuto in forma errata, dovrebbero essere battezzate in “forma assoluta“, cioè ripetendo il rito seguendo le norme giuridiche della Chiesa.