Carlo Tavecchio, ex Presidente della FIGC, è morto a 79 anni
La notizia della morte di Carlo Tavecchio si è diffusa in tutto il paese nelle prime ore di oggi: aveva guidato la FIGC fino al 2017
Si è diffusa rapidamente in tutto il Paese, nelle prime ore di questa mattina, sabato 28 gennaio 2023, la notizia della scomparsa di Carlo Tavecchio. Aveva 79 anni ed era noto nel mondo dello sport e in particolare in quello del calcio, per essere stato dal 2014 al 2017 il Presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).
Nato a Ponte Lambro, piccolo comune in provincia di Como, il 13 luglio del 1943, si diploma in Ragioneria e inizia a lavorare come dirigente presso la Banca di Credito dell’Alta Brianza. All’età di soli 33 anni, lasciato l’incarico, si candida a sindaco del suo comune, nella lista di Democrazia Cristiana, venendo eletto e mantenendo il mandato per quattro volte consecutive.
Nel 1974 entra per la prima volta nel mondo del calcio, risultando tra i fondatori della Polisportiva di Ponte Lambro e per i successivi 16 anni sarà il Presidente della squadra locale, l’ASD Pontelambrese.
Nel 1987 entra per la prima volta anche all’interno delle istituzioni calcistiche, diventando dirigente della Federcalcio e in particolare Consigliere Regionale della Lombardia della Lega Nazionale Dilettanti (LND). Nel 1992, da Consigliere diventa Vice Presidente della suddetta Lega e nel 1996, Presidente.
La scalata continua e nel 1999, a seguito delle dimissioni di Elio Giulivi, diventa presidente della LND nazionale. Nel 2007 cresce ancora e diventa Vice Presidente nazionale della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).
Carlo Tavecchio Presidente della FIGC
Carlo Tavecchio arriva al punto massimo della sua carriera nell’estate del 2014, quando a seguito delle dimissioni di Giancarlo Abete, arrivate subito dopo l’eliminazione della nazionale italiana di calcio dai mondiali in Brasile, si candida come suo successore.
In pieno periodo elettorale per salire alla presidenza, perde qualche consenso per via di una frase pronunciata dallo stesso e definita da alcuni come razzista.
Nonostante tutto e a seguito di indagini, l’11 agosto del 2014 viene eletto con il 63,63% dei voti come nuovo Presidente della Federazione. A marzo del 2017 viene confermato, ma poco più tardi, a novembre dello stesso anno, complice la mancata qualificazione della nazionale di calcio ai mondiali di Russia 2018, decide di presentare le sue dimissioni.
A prendere il suo posto inizialmente è stato il presidente del CONI Giovanni Malagò, per poi essere sostituito dal presidente attuale Gabriele Gravina.
Dal gennaio del 2021, era tornato ad essere il Presidente della LND Lombardia, carica che aveva ricoperto già in passato, fino al 1999.