Che cos’è e come richiedere il reddito di libertà? Tutto quello che c’è da sapere
Arriva il reddito di libertà, un sussidio che offre un contributo economico alle donne vittime di violenza, ecco come funziona
Con il Decreto Legge 19 maggio 2020, n.34, il cosiddetto Decreto Rilancio, è stata istituito un sussidio per dare un aiuto economico a tutte quelle donne che subiscono violenze. Tale misura prende il nome di reddito di libertà il quale favorisce l’indipendenza economica, l’emancipazione e percorsi di autonomia per donne che si trovano in difficoltà Ma come funziona e come si ottiene? Scopriamolo insieme!
Il reddito di libertà è un sussidio istituito per offrire un contributo economico a tutte le donne che sono vittime di violenza e sono costrette ad affrontare tante difficoltà. Attualmente tale misura si nazionalizza con il Decreto del Presidente del Consiglio Dei Ministri 17 Dicembre 2020 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
La somma di denaro messa a disposizione dal reddito di libertà a tutte le donne in difficoltà è pari a 400 euro al mese al massimo per un anno. Come richiedere tale incentivo? Per ottenere il reddito è necessario fare una domanda la quale deve essere presentato presso l’Inps.
Il principale scopo del reddito di libertà è quello di assicurare alle donne vittime di violenza vari fattori. Tra questi ultimi abbiamo autonomia abitativa, percorso scolastico per figli minori, acquisizione di autonomia personale dopo aver subito violenze. A erogare i fondi saranno gli enti locali, ossia i Comuni per conto delle singole Regioni.
A chi spetta il reddito di libertà
Come già anticipato in precedenza, il reddito di libertà spetta alle donne vittime di violenza già seguito nei vari centri di anti violenza riconosciuti dalle Regioni o dai servizi locali. Possono richiedere il contributo le cittadine residenti in Italia e in caso di cittadine extracomunitarie queste ultime devono essere in possesso del permesso di soggiorno.
Come effettuare la domanda
Per quanto riguarda la domanda del reddito di libertà, quest’ultima si può effettuare nella Regione di residenza oppure in quella di domicilio. Il tutto deve avvenire entro le scadenze stabilite dagli Enti. Il servizio controllerà la correttezza dei dati inseriti nella domanda e al termine vi sarà la registrazione sul sistema informativo dell’Inps.