Che tempo che fa: Burioni risponde alle domande sul coronavirus

Che tempo che fa: le risposte di Burioni alle vostre domande

Che tempo che fa è un talk show che vai in onda sulla Rai , condotto da Fabio Fazio. Lo scorso 6 aprile, durante la trasmissione, Roberto Burioni, un medico scientifico e ricercatore nel campo relativo allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro gli agenti infettivi, ha risposto alle domande più comuni di questo periodo di emergenza sanitaria, che le persone hanno inviato al conduttore:

Potrebbe dire a mia mamma di smettere di mettere la candeggina del sapone? Forse a lei l’ascolta!

Questo virus è molto contagioso ma è un virus molto labile, molto delicato, bastano acqua e sapone, bastano i comuni detergenti e questo se ne va. E basta anche la cottura, quindi i cibi cotti non sono assolutamente pericolosi.

La carica virale quanto influisce sulla gravità dei sintomi?

Non lo sappiamo, in alcune infezioni virali è importante. Per esempio la varicella, quando la prende un fratellino, dal dal primo che l’ha portata in casa, è tipicamente più grave. In questo caso non sappiamo se una carica virale maggiore corrisponde una malattia.

Le onde 5G dei telefonini contribuiscono a diffondere il virus?

No assolutamente no!

Pur essendo clinicamente guarita, ci scrive Alessandra e i sintomi sono spariti da 20 giorni, i tamponi sono ancora positivi.

Succede e questo è il motivo per cui è così importante controllare le persone guarite. Una caratteristica che ha questo virus, è il potere di rimanere presente nel paziente, anche molte settimane dopo la guarigione e il paziente in questo caso, è contagioso. Per questo è fondamentale che tutti quelli che sono guariti, anche senza una diagnosi di laboratorio di Covid-19, vengano poi controllati con due tamponi, che devono essere entrambi negativi.

Vogliono sapere se i cuochi che cucinano a domicilio, devono avere assolutamente la mascherina mentre cucinano.

Certo, è una procedura igienica che è sempre necessaria e che in questo momento, è ancora più importante.

Si è letto che il virus circola anche nell’aria. Cosa vuol dire?

Allora è una cosa abbastanza ambigua che è stata detta. Questo virus si trasmette con delle micro goccioline che noi emettiamo quando parliamo. Queste goccioline tipicamente non riescono ad arrivare più lontano di 2 metri. Altri virus al contrario sfruttano delle goccioline molto più piccole e a causa di questo, sono immensamente più contagiosi. Per esempio il morbillo.

Questo virus è arrivato sulla terra poco tempo fa, stiamo  imparando a conoscerlo. Ciò che si è capito, è che sono molti gli asintomatici che lo trasmettono  Sono persone che hanno pochi sintomi o che ancora non hanno i sintomi. L’altra cosa, è che questo virus è molto contagioso in ambienti chiusi, come per esempio un’automobile, ub ascensore o una stanza con le finestre chiuse. Può diffondersi in maniera particolarmente efficiente, quindi dobbiamo tutti portare la mascherina non per proteggere noi stessi ma per proteggere gli altri. Uno studio ha rivelato che le mascherine sono molto importanti.

Un’altra cosa che è venuta fuori in questi giorni, è che i gatti possono essere contagiosi.

Sembra, però ancora sono dati che dobbiamo prendere con le molle. Sembra che gli animali possano essere contagiati, ma non sappiamo ancora se gli animali poi potranno contagiarci. Al momento non c’è evidenza di questo, però il fatto che gli animali possono essere contagiati non è solo un elemento negativo. Il fatto che gli animali possono contrarre questa malattia, in un modo molto lieve, come sembra sia successo ad un gatto, ci permetterà di avere una notevole vantaggio nella sperimentazione dei vaccini. Quindi, nessuna paura per gli animalisti, perché non vogliamo far soffrire gli animali, però potremmo sperimentare i vaccini su di loro e poi vedere se sono protetti.  Una delle cose che ha rallentato moltissimo la ricerca per un vaccino contro per esempio HIV, è stata proprio la mancanza di modelli animali. Per questo virus potremmo avere allora, senza fargli del male, i nostri amici a quattro zampe, che potrebbero darci una mano fondamentale nello sconfiggere questa malattia.

Ci sono persone che hanno detto di avere sintomi e di essere state lasciate sole.

Si è successo, persone che non sono state in qualche modo né ricoverate ne addirittura visitate. Molte persone purtroppo, in questa emergenza sono state lasciate completamente sole e questo ha creato notevoli disagi, perché non sono state seguite. Magari alcune di queste persone si sono aggravate, sono arrivate in ospedale tardi per avere le cure milioni. In un’emergenza come questa può succedere, però ora stiamo uscendo dall’emergenza e dobbiamo prepararci ad affrontare una convivenza con questo virus, che potrebbe essere di alcuni mesi, fino a quando non troviamo una cura, un vaccino e allora bisogna che questo non succeda più. Chi sta male deve essere immediatamente visto da un medico e deve ricevere una diagnosi precisa, perché quella diagnosi precisa poi consente di isolare tutti i contatti e questo è il modo in cui si combatte il virus, magari individuandolo e isolando i contatti.

Si è parlato molto dei test sierologici.

Si, determinare se una persona ha gli anticorpi contro il virus. Non sappiamo quanto eventualmente poi durerebbe l’immunità. Non lo sappiamo perché è un virus nuovo. Però quello che possiamo dire, è che tutti i virus respiratori che conosciamo fino ad ora conferiscono un certo grado di immunità, anche se per poco tempo. I test sierologici, però, non sono semplici, appunto perché possono essere ingannati per esempio da virus simili. Questo coronavirus non è l’unico coronavirus, ci sono coronavirus che sono responsabili della gran parte dei raffreddori. Quindi bisogna essere certi che gli anticorpi siano quelli contro questo nuovo coronavirus e non contro gli altri e questo dobbiamo saperlo.

Si è parlato della mutazione del virus.

I virus mutano tutti ma non tutti riescono ad ingannare il nostro sistema immune. Per esempio il virus del morbillo non ci riesce, il virus dell’influenza ci riesce un pochino e il virus dell’ HIV ci riesce molto bene. Quello che farà questo virus non lo sappiamo, però secondo me non sembra essere particolarmente, diciamo, insidioso sotto questo punto di vista.