Ciro, il fidanzato di Maria Paola interrogato dal pm: le ricostruzioni e i colpi di scena
Morte di Maria Paola, Ciro per ore davanti al pm: le ricostruzioni e i colpi di scena
Ciro Migliore, il fidanzato di Maria Paola, è stato interrogato dal pm: per ore il ragazzo ha dato la sua versione dei fatti con nuove ricostruzioni e colpi di scena.
Maria Paola Gaglione è deceduta nella notte tra venerdì e sabato ad Acerra dopo essere caduta dal sellino dello scooter guidato dal fidanzato Ciro Migliore.
L’incidente è stato provocato dal fratello Michele Antonio Gaglione perché contrario alla relazione tra i due. La Procura di Nola ha emanato l’arresto per il 30enne, fratello della vittima. Ora è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato da futili motivi.
La ricostruzione dei fatti
Ieri Ciro Migliore è entrato in procura alle 11 ed è uscito solo nelle prime ore della sera. Un lungo interrogatorio basato su tre punti: la ricostruzione dell’incidente, le minacce di morte ricevute da Michele e dal padre di Maria Paola, e le presunte botte subite dalla fidanzata da parte dei familiari perché troncasse la relazione con Ciro.
Ciro Migliore è nato di sesso femminile ma all’età di 15 anni ha avviato un lungo percorso per cambiare sesso.
Secondo l’ordinanza del magistrato che ha convalidato l’arresto in carcere per Michele Antonio Gaglione, l’incidente è stato provocato proprio dal fratello della vittima. In base alla dichiarazioni di Ciro e gli accertamenti tecnici della Caserma di Acerra, sullo scooter dei due fidanzati sono state rilevate tracce di una suola di scarpe. Le tracce combaciano con le scarpe indossate da Michele quella notte.
Ma i legali del 30enne smentiscono la ricostruzione dell’incidente, così come le frasi omobofe pronunciate e le violenze in famiglia denunciate sia da Ciro che dalla mamma.
L’ipotesi è che l’incidente sia avvenuto per la velocità dello scooter e non per i calci dati da Michele. Nel percorrere la curva, lo scooter sarebbe sbandato facendo sbalzare la ragazza. Maria Paola è morta dopo l’impatto all’altezza del collo con un tubo per l’irrigazione dei campi.