Coniugi morti a Corbetta: “Vita era convinta del tradimento del marito”
Una vicina dei coniugi ha raccontato che Vita era convinta che il marito la drogasse, per poi far entrare altre donne in casa
Continuano ad emergere nuovi e agghiaccianti dettagli sull’omicidio suicidio che ha visto coinvolti i due coniugi a Corbetta, nel milanese. I problemi psichiatrici di Vita Di Bono, stando a quanto emerge, sfociavano spesso in scenate di gelosia folle. I racconti della vicina di casa.
Una vera e propria tragedia familiare è quella che si è consumata nella giornata di domenica scorsa a Corbetta, piccolo comune della provincia di Milano.
Christian, un ragazzo di soli 24 anni, è rientrato nella casa in cui viveva con i suoi genitori e li ha trovati entrambi morti, nel letto, immersi nel loro stesso sangue.
A compiere quello che le forze dell’ordine hanno etichettato come un caso di omicidio suicidio, Vita Di Bono, una donna di 47 anni originaria di Genova, che ha prima accoltellato a morte il marito e poi si è tolta la vita con la stessa arma, verosimilmente un coltello da cucina.
Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso della 47enne e del marito, il 54enne Luigi Buccino.
Coniugi morti a Corbetta: la folle gelosia della donna
Una vita familiare, quella dei due coniugi, che come raccontano testimoni e vicini di casa era fortemente compromessa per via dei problemi di natura psichiatrica di Vita Di Bono.
Problemi per i quali si era anche sottoposta ad un ricovero in una struttura di Magenta.
Una vicina di casa in particolare, intervistata dai giornalisti di Ore 14, programma di Rai 2 condotto da Milo Infante, ha raccontato di alcuni episodi ai quali aveva suo malgrado assistito nel corso del tempo.
Liti frequenti, quelle che c’erano tra i due. Urla e colpi contro le pareti.
La signora ha poi raccontato che Vita le diceva che era convinta che suo marito le metteva delle gocce nel cibo. La faceva addormentare e poi faceva entrare altre donne in casa.
Racconti a cui la vicina di casa, però, non ha mai creduto, dato che non aveva mai visto altre donne passare da quelle parti, né tanto meno entrare in casa.
L’autopsia disposta dalla procura e che verrà effettuata nei prossimi giorni sul corpo di Vita Di Bono, farà chiarezza sulla vicenda. Soprattutto chiarirà se, al momento del duplice delitto, era sotto effetto di farmaci o altro.