Coronavirus, bimba di 4 mesi ha perso la vita
Bimba di 4 mesi ha perso la vita a causa del COVID, dopo circa 30 giorni di agonia: ecco cosa le è accaduto
L’emergenza Coronavirus si è ormai diffusa in tutto il mondo, per il numero dei decessi e dei contagi arrivato a livelli molto elevati. Nelle scorse ore, è stata resa nota una vicenda terribile. Una bimba di quattro mesi, positiva al Covid, ha perso la vita, dopo aver lottato per circa un mese.
Un evento terribile, che ha sconvolto tutta la sua famiglia, ma anche tutta la popolazione, poiché è una delle vittime più giovani, causate proprio da questo virus.
In base alle informazioni che sono state rese note, la piccola Jay-Natalie La Santa, di New York, è stata portata d’urgenza in ospedale, alla fine di marzo, con febbre molto alta.
Presentava i sintomi comuni del Covid, ma quando i medici l’hanno sottoposta al tampone, il primo risultato è stato negativo. Il secondo è stato eseguito la settimana successiva e questa volta il risultato è stato positivo.
La bimba, quando è venuta al mondo, ha presentato un problema al cuore, ma per i dottori non era nulla di grave. La situazione è peggiorata, due settimane dopo il ricovero.
In un primo momento, sembrava stare bene ed era sveglia e vigile, ma subito dopo c’è stato un leggero peggioramento. Per questo motivo, è stato scelto di metterla in coma indotto.
Il venti aprile, alla famiglia è stato detto che la piccola era ad un passo dalla guarigione, ma nel giro di poco c’è stato un peggioramento drastico, aveva problemi respiratori, che hanno portato poi al suo tragico decesso. Nessuno l’avrebbe mai potuto immaginare. Il padre, un Vigile del Fuoco, per salutare la sua unica figlia, ha detto: “Addio, Principessa Guerriera!”
La nonna, in un’intervista, ha detto: “Se racconto il dramma che sta vivendo la mia famiglia, è per far si che altri prendano seriamente questo virus, non si scherza con lui. Mia nipote ha combattuto per più di un mese in ospedale. Ha dato tutto, ma purtroppo non ce l’ha fatta.”
Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa vicenda.
Fonte: Il Messaggero