Coronavirus, muore giovane mamma di 21 anni: lascia un figlio di solo 13 mesi

A Romano Canavese, piccole Comune nei pressi di Ivrea, si è consumata la tragedia

Chiara Cringolo, una giovane mamma di appena 21 anni, è morta a causa di complicazioni attribuibili al Coronavirus. Ne ha dato notizia il sindaco di Romano Canavese, piccolo Comune vicino a Ivrea, in Piemonte, dove la ragazza risiedeva.  

Coronavirus stronca la giovane di una 21enne

Il primo cittadino Oscarino Ferrero ha dato il triste annuncio attraverso una nota ufficiale con la quale ha espresso tutto il proprio dolore e quello della comunità per la scomparsa della 21enne, una tra le vittime più giovani dell’emergenza sanitaria in Italia.

Pandemia toccata da vicino

Primo piano Chiara Cringolo

La notizia – ha scritto Ferrero – li ha lasciati attoniti, basiti, senza parole. E li rende consapevoli di quanto le conseguenze di questa pandemia si possano toccare particolarmente da vicino. Il decesso prova che il virus è letale, non solamente per una determinata fascia della popolazione.

Difatti, se le persone anziane sono i principali soggetti esposti al rischio, il Covid-19 non guarda in faccia a nessuno. Chiara, che aveva scoperto da poco la gioia di essere madre, lascia il figlio di soli 13 mesi.

Polmonite bilaterale

Chiara Cringolo sui social

Lo scorso 21 ottobre era stato diagnosticato alla donna, presso l’ospedale di Ivrea, il Coronavirus, che le aveva provocato una polmonite bilaterale, causa di tosse e sintomi influenzali. Trasferita alle Molinette di Torino in terapia intensiva, la ventunenne aveva apparentemente mostrato dei miglioramenti, finché il quadro clinico è rapidamente precipitato venerdì scorso, fino al decesso avvenuto qualche ora fa. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un simile epilogo.

Coronavirus: trenta positivi a Romano Canavese

Molinelle di Torino

Il Comune di Romano Canavese conta in tutto trenta positivi, fra cui un’altra persona ricoverata in terapia intensiva, ha proseguito il sindaco Ferrero. L’invito dell’autorità è di mantenere la massima attenzione e il senso di responsabilità. Non bisogna farsi sopraffare dalla paura e dal dolore, ma è necessario reagire con forza e determinazione, in linea con le direttive sanitarie di sicurezza e le disposizioni per la tutela della propria salute. Da questo frangente il sindaco è convinto che riusciranno sicuramente a uscirne più forti e responsabili.