Covid, il primo Paese europeo si appresta a diventare Covid free

La bassa soglia di contagio è frutto di una rigorosa politica a livello nazionale

L’Islanda è sul punto di diventare il primo Paese europeo Covid free, a un anno dal primo caso rilevato nel Paese. Dopo un andamento tra alti e bassi, ieri l’Isola nel Mare del Nord non ha ravvisato nessun nuovo caso di positività da trasmissione interna, confermando un andamento della curva epidemica in netta discesa che da settimane vede contagi giornalieri ad appena una cifra.

Covid: 17 gli affetti

bimba 11 anni covid

Al momento si contano 17 persone affette dal virus, nessuna in terapia intensiva, di cui sette ricoverate presso una struttura ospedaliera e dieci in isolamento domiciliare. L’impatto di casi Covid per 100 mila persone a 14 ore è adesso di 0,3 per gli abitanti mentre di 3 per gli ingressi.

Conferma dell’ECDC

14enne in rianimazione per Covid

Numeri eccellenti per l’Islanda confermati dalla stessa mappa dell’ECDC, il centro europeo per la previsione e il controllo delle malattie, che ha posto il Paese intero in zona gialla, quella con l’incidenza del contagio più bassa.

Una sentenza ancora più significativa in quanto giunge mentre impazza la minaccia delle varianti con un numero di nuovi contagiati in aumento a livello continentale, dopo la momentanea riduzione nelle settimane precedenti.

Contatti tracciati

Misure restrittive per il coronavirus

I numeri attestano anche l’efficacia del provvedimento delle autorità locali di autorizzare le riaperture, allentando alcune delle limitazioni da Coronavirus dettate in piena emergenza epidemiologica. Prodotto di sforzi interni combinati ma soprattutto modalità di ingresso alle frontiere che hanno consentito il perenne tracciamento dei contatti, complice il fatto di avere una popolazione esigua. A ciò si è aggiunta una campagna vaccini anti Coronavirus che ha toccato quota 12.600 soggetti.

Covid: applicata una severa politica

Covid-19 lockdown

L’Islanda si è chiusa ai visitatori esterni durante la prima ondata e, malgrado a giugno ci sia stata una riapertura, si è applicata una severa politica agli ingressi che dispone un test per il Coronavirus allo sbarco, una quarantena per 5-6 giorni e un secondo test diagnostico. Nel Paese ora si cominciano a riaprire piscine, palestre, ristoranti e luoghi d’incontro.