David Beckham in fila 12 ore per dare l’ultimo saluto alla Regina
David Beckham ha rifiutato le corsie preferenziali e ha deciso di salutare la Regina, restando in fila insieme a tutti i sudditi
Da sempre grande simbolo della Gran Bretagna, David Beckham, ex campione di calcio e icona mondiale, ha dimostrato l’attaccamento alla sua nazione anche in questi giorni che, come tutti sanno, sono i più difficili da decenni a questa parte. Lo ha fatto presenziando all’ultimo saluto alla Regina Elisabetta II, mettendosi in fila per 12 ore insieme a tutti gli altri sudditi. Un gesto davvero nobile, che è stato notato e apprezzato da chiunque.
Dallo scorso 8 settembre, il tempo per gli abitanti della Gran Bretagna si è fermato. Si è fermato perché Sua Maestà la Regina Elisabetta II, dopo 70 anni di Regno, si è spenta per sempre.
Ciò che la Sovrana ha significato per i suoi sudditi, l’eredità che lascia, la stima che si porterà dietro, si evince dal mare di gente che, in questi giorni, sta raggiungendo Westminster Hall per darle l’ultimo saluto.
Un numero letteralmente incalcolabile di persone ha raggiunto la camera ardente allestita. Tanti “civili”, ma anche tante personalità illustri appartenenti ad ogni tipo di mondo, dalla quello della politica a quello dello spettacolo e dello sport.
Tra i tanti, ha fatto particolare scalpore David Beckham, ex calciatore di Manchester United, Real Madrid e, soprattutto, della nazionale inglese.
12 ore di fila per David Beckham
L’ex campione, che ricordiamo essere stato insignito dalla Regina in persona, nel 2003, dell’onorificenza dell’Ordine dell’Impero Britannico, ha compiuto un ultimo gesto nobile nei confronti della sua Sovrana.
Intorno alle 2:00 della notte tra venerdì e sabato ha raggiunto Westminster Hall e si è messo in fila come tutti per commemorare la memoria di Elisabetta II.
Lo ha fatto in mezzo ai comuni sudditi, rifiutando di passare per le corsie preferenziale che certamente gli sarebbero state riservate.
Dopo circa 12 ore di fila, è entrato nella camera ardente intorno alle 15:30 di sabato. Lo ha fatto visibilmente commosso.
Per diverse ore nessuno lo ha riconosciuto, poi la sua fama ha attirato l’attenzione delle persone che erano vicine a lui e dei media sempre presenti in zona.
Intervistato da ITVNews, l’ex campione ha dichiarato:
Quando mi è stata conferita l’onorificenza dell’Ordine dell’impero britannico ho portato con me i miei nonni. È grazie a loro se sono diventato un grande sostenitore della famiglia reale.
Mi sento fortunato ad avere avuto alcuni momenti del genere nella mia vita, a stare vicino a Sua Maestà. Perché tutti noi possiamo vedere, con l’amore che è stato dimostrato, quanto sia speciale, quanto sia stata speciale e l’eredità che lascia… È un giorno triste, ma è anche un giorno per ricordare l’incredibile eredità che ha lasciato.