Davide Bistrot, morto a soli 18 anni: la rabbia dei genitori e come poteva essere salvato

Sarebbe bastato un esame del sangue, per aiutare Davide Bistrot quel giorno in pronto soccorso. La rabbia della sua mamma e del suo papà

La straziante vicenda di questo ragazzo di soli 18 anni, risale allo scorso 2021, precisamente alla notte tra il 13 e il 14 luglio. Davide Bistrot ha perso la vita in un modo che ancora oggi non ha trovato una spiegazione e i suoi genitori continuano a chiedere giustizia e pretendono di sapere la verità.

Nuove indagini per la morte di Davide Bistrot

Davide si era recato al pronto soccorso di Belluno perché accusava un forte mal di testa e aveva il vomito. Nessun ricovero, il diciottenne è stato rimandato a casa. La sua mamma lo ha poi trovato senza vita nel suo letto.

Le parole dei genitori di Davide Bistrot

Il suo caso era stato quasi archiviato, ma adesso le indagini continuano e i suoi genitori puntano il dito conto il medico del pronto soccorso. Ecco di seguito le parole della mamma e del papà:

Nuove indagini per la morte di Davide Bistrot

Ci è stato detto che l’esame del sangue avrebbe consentito la semplice verifica dei valori mancanti: sodio, potassio, magnesio. Davide era un ragazzo giovane, sano e in forma. Una visita più accurata e, appunto, un semplice esame del sangue avrebbero potuto agevolmente suggerire la corretta diagnosi, anche in relazione agli altri evidenti sintomi che provava, come il mal di testa e il vomito. E, una semplice somministrazione delle sostanze carenti, avrebbe potuto salvargli la vita.

Quando quel giorno Davide Bistrot è stato dimesso dal pronto soccorso, non riusciva nemmeno a camminare. La famiglia ha continuato spiegando che il medico della struttura sanitaria che l’ha visitato, non ha accertato alcuna diagnosi. E non lo ha sottoposto ad uno scrupoloso e completo iter metodologico.

Nuove indagini per la morte di Davide Bistrot

Per il nostro amato Davide sarebbe bastata solo poca attenzione in più, un semplice esame del sangue sulla provetta con il prelievo che gli hanno effettuato ma che, purtroppo, è stato gettato praticamente subito. A noi resta solo la certezza che, da quella sera, il sorriso di Davide non l’abbiamo più visto.