Denise Pipitone, l’indiscrezione a Quarto Grado: “C’è una situazione compromettente”
Nuova indiscrezione sul caso di Denise Pipitone a Quarto Grado: "C'è una situazione compromettente che riguarda Anna Corona"
Prima di chiudere la trasmissione per le vacanze estive, Quarto Grado ha dedicato un’ultima puntata alla scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bimba rapita il 1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo.
Negli ultimi mesi non si fa altro che parlare di indagini compromesse e di dubbi, nonostante siano passati 17 anni.
La Procura ha riaperto le indagini dopo la testimonianza dell’ex pm Maria Angioni. Gli inquirenti però non lasciano trapelare nulla, per paura di commettere gli stessi errori del passato. Stanno sentendo i vecchi e anche dei nuovi testimoni, al fine di chiarire alcuni dubbi e di scoprire, una volta per tutte, che fine ha fatto Denise Pipitone.
Durante l’ultima puntata di Quarto Grado è arrivata un’altra indiscrezione: una situazione compromettente che riguarda uno dei due indagati. Gianluigi Nuzzi aveva già rivelato che la Procura aveva iscritto nel registro degli indagati Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi ed ex moglie del padre biologico della bimba scomparsa. E Giuseppe Della Chiave, all’epoca compagno di un’amica di Anna Corona e il nipote di Battista Della Chiave, l’anziano sordomuto che raccontò di aver visto Denise.
Denise Pipitone: l’indiscrezione a Quarto Grado
C’è una situazione compromettente che riguarda Anna Corona che è al vaglio degli inquirenti. Hanno anche nominato un tecnico per questo, staremo a vedere che risultati produrrà. E se Anna Corona verrà chiamata o ci sarà addirittura un rinvio a giudizio. Aspettiamo che gli inquirenti facciano il loro lavoro, intanto, a fine agosto verrà risentita, come da lei chiesto, la dottoressa Maria Angioni. Questa situazione deve essere approfondita, chiamiamola “situazione” ecco. C’è anche un tecnico che lo farà, però aspettiamo il risultato delle indagini.
Questo è quanto emerso dalla trasmissione, ma non è chiaro se la “situazione” riguarderebbe cose del passato o nuovi elementi. Nulla di chiaro e soprattutto nulla di confermato. Bisognerà attendere il lavoro della Procura e sperare che finalmente, dopo 17 lunghi anni, si arrivi ad una verità.