Djuiwat Bounda Herve muore durante la cena di Capodanno
Djuiwat Bounda Herve, stimato medico in Abruzzo, si accascia e muore durante il Capodanno, davanti alla moglie e alle tre figlie piccole
Un lutto molto grave ha colpito l’Abruzzo e in particolare il distretto sanitario di Avezzano, in provincia di L’Aquila. Djuiwat Bounda Herve, cardiologo molto stimato in tutta la zona, ha accusato un malore durante il cenone di Capodanno e per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Aveva solo 52 anni. Inutili i disperati tentativi di salvataggio.
Una nuova tragedia sconvolge l’Abruzzo e in particolare la Marsica, zona molto vasta situata al centro della regione del cento Italia, dopo il tremendo incidente stradale avvenuto lo scorso 23 dicembre ad Avezzano.
In quel caso aveva perso la vita il 31enne Damiano Colombo, che tornando verso casa sua ad Ortucchio, intorno alle 2:00 della notte dell’antivigilia di Natale, ha perso il controllo della sua auto ed è finito a sbattere contro un muretto di cemento. Dopo l’impatto la vettura ha preso fuoco, non lasciando scampo al giovane operaio.
Pochi giorni più tardi, precisamente nella serata del 31 dicembre, proprio mentre tutti si preparavano a festeggiare l’arrivo del nuovo anno, il cardiologo Djuiwat Bounda Herve ha accusato un malore e si è accasciato a terra.
Inutili i soccorsi per Djuiwat Bounda Herve
La prima a soccorrere il medico e praticare le manovre di rianimazione è stata sua moglie, che è un’infermiera e che ha richiesto anche l’intervento dei soccorritori del 118 sul posto.
Purtroppo, nonostante i numerosi e disperati tentativi di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare.
Herve, nativo dello Zambia, viveva da anni in Abruzzo dove si era sposato e aveva avuto tre figlie. Purtroppo anche loro hanno assistito alla tragica scena del malore.
Lavorava nel distretto sanitario di Via Monte Velino ad Avezzano, assunto per l’Asl di Avezzano, L’Aquila e Sulmona, dove tutti lo conoscevano e apprezzavano per le sue doti professionali e umane. In passato aveva lavorato nel carcere della cittadina marsicana e nella clinica di Canistro, piccolo comune poco distante.
Innumerevoli i messaggi di cordoglio apparsi sul web, arrivati perlopiù dai suoi colleghi che avevano avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo nel corso degli anni.
La Asl ha disposto l’autopsia sul suo corpo. Le ipotesi più accreditate parlano di un infarto o di un ictus.