Dopo 17 anni, l’ex vicina di Anna Corona si mostra in tv: le parole di Giacoma Pisciotta

Giacoma Pisciotta intervistata da La vita in diretta: il racconto dell'ex vicina di Anna Corona

Per la prima volta, dopo 17 lunghi anni, la vicina di casa di Anna Corona ha voluto dire la sua versione dei fatti e si è mostrata alle telecamere di Rai1. Giacoma Pisciotta ha parlato ai microfoni della trasmissione televisiva La vita in diretta.

Le dichiarazioni di Giacoma Pisciotta
Credit: La vita in diretta

Come aveva già fatto durante la telefonata di Chi l’ha visto, la donna ha confermato il fatto che gli inquirenti, il giorno della scomparsa di Denise Pipitone, sapevano esattamente di entrare a casa sua.

Stavo pulendo l’androne, è arrivata la signora Anna che veniva da lavoro e contemporaneamente sono arrivati quattro carabinieri o poliziotti in borghese. Hanno detto signora dobbiamo parlare con lei, rivolgendosi alla signora Anna e io stavo per andarmene nel mio appartamento, ma poi uno si è girato e mi ha detto “Signora possiamo” e io ho detto “Accomodatevi”. Nel salone c’era una foto sul mobile di un mio parente che non c’è più e che loro conoscevano e abbiamo commentato un pochino la disgrazia che era che era successa. Quindi loro hanno capito che era casa mia.

Giacoma Pisciotta e le accuse nei suoi confronti

Le dichiarazioni di Giacoma Pisciotta
Credit: La vita in diretta

L’ex vicina di casa di Anna Corona ha deciso di parlare dopo tutti questi anni, per dire a tutti coloro che l’accusano, che lei non c’entra nulla. È stata definita un’assasina, una complice di Anna Corona, colei che l’ha aiutata a sbarazzarsi di Denise Pipitone. Giacoma ha spiegato che all’epoca non conosceva il motivo della visita degli agenti, soltanto una volta entrati in casa, hanno parlato di una bambina scomparsa e del fatto che fosse la figlia di Piero Pulizzi. Quel giorno, gli inquirenti non sono saliti e non hanno affatto ispezionato la casa di Anna Corona.

Le dichiarazioni di Giacoma Pisciotta

Alla fine, Giacoma Pisciotta ha confessato che le sarebbe tanto piaciuto partecipare alla fiaccolata per Denise, ma non si è sentita di farlo perché tutti la giudicano e la considerano una colpevole. Tutti l’accusano di aver fatto entrare le forze dell’ordine a casa sua, per proteggere la sua vicina di casa. Poi ha voluto lasciare un messaggio per Piera Maggio, dicendole che può contattarla quando vuole e farle qualsiasi domanda.