Dopo aver perso i suoi tre figli, Leila è diventata di nuovo mamma
Ha perso tre figli, morti investiti da un uomo ubriaco. Ma Leila ha deciso di perdonarlo e oggi ha ricevuto il dono più bello dalla vita
Leila è diventata di nuovo mamma dopo aver perso tre figli, investiti per strada mentre stavano andando a comprare un gelato. La piccola Sienna è morta a soli 8 anni, Angelina a 12 anni e Anthony, il più grande, è morto a soli 13 anni. Con loro è rimasta uccisa anche una cuginetta di soli 11 anni.
Dopo quanto accaduto la donna, insieme al papà Danny Abdallah, ha scelto di perdonare l’uomo che ha travolto i loro tre figli e di rendere la cosa pubblica.
Sono passati 2 anni da quella indimenticabile tragedia che ha cambiato le loro vite e oggi, Leila è diventata di nuovo mamma di una bellissima bambina.
Hanno annunciato sui social la bellissima notizia, la nuova arrivata in famiglia è nata lo scorso 13 marzo con un peso di 3,3 kg e una lunghezza di 51 cm. Dopo aver perso tre figli, i due genitori hanno dovuto superare il dolore per l’amore degli altri tre figli, che quel giorno non erano in compagnia dei fratelli: Liana, Alex e Micheal.
Dio ha risposto alle nostre preghiere. Il Signore da il Signore prende, sia Benedetto il nome del Signore.
Grazie a Dio è andata bene, è stato surreale. Quando l’ho vista per la prima volta, mi sono sentita felice e ho pianto lacrime di gioia.
Leila ha perdonato l’uomo che ha ucciso i suoi figli
La coppia era diventata molto famosa sui social network dopo la morte dei loro tre figli, poiché avevano deciso di perdonare il conducente ubriaco della macchina attraverso una pagina Instagram chiamata “l4five” (io perdono). Un pagina dedicata ai suoi bambini e alla cuginetta.
L’uomo stava guidando a 133 km/h in una zona che prevede una massima velocità di 50 km/h, quando la sua auto è salita sul marciapiede e ha travolto i bambini. La tragedia è accaduta il 1 febbraio del 2020.
Samuel Davidson, questo il nome dell’autista, si è dichiarato colpevole di 4 capi di omicidio colposo ed è stato condannato a 21 anni di carcere.
La famiglia ha scelto di perdonarlo e di incoraggiare gli altri a fermarsi, riflettere e cercare nel proprio cuore, per trovare qualcuno da perdonare.
So che era ubriaco, guidando lungo la strada. Ma in questo momento non posso odiarlo. Non voglio vederlo, ma non lo odio.