Dopo l’annuncio del tumore, Michela Murgia rasa i capelli: “È caduto il primo ciuffo”

Pochi giorni fa, la scrittrice Michela Murgia ha rivelato di avere pochi mesi di vita a causa di un tumore renale al quarto stadio

“È caduto il primo ciuffo di capelli”. Dopo la notizia del tumore, Michela Murgia si mostra mentre si rasa i capelli. Il momento è stato condiviso sui social attraverso un video, che in poche ore ha raggiunto un gran numero di visualizzazioni.

tumore Michela Murgia

Stamattina la sardità dei miei capelli ha ceduto ed è caduto il primo ciuffo. Con l’ultimo barlume del taglio abbiamo girato i lanci social di “Tre ciotole”. Poi abbiamo fatto questo. Sembra una festa, lo so, ma con gli amici, mio figlio e il sole di fuori, cos’altro poteva essere?

 

 
 
 
 
 
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“Tre ciotole” è il nuovo libro di Michela Murgia, nel quale la scrittrice racconta i periodi più difficili della sua vita e di quelle tre ciotole che usa per mangiare quel poco cibo che le è concesso. Un pugno di riso, un po’ di pesce o pollo e un po’ di verdura. Pagine in cui racconta una parte di se stessa ai suoi lettori.

tumore Michela Murgia

Pochi giorni fa, Michela ha rivelato di avere un tumore renale al quarto stadio e di essere consapevole che le rimangono solo pochi mesi di vita. Purtroppo, le metastasi sono già nei polmoni, nelle ossa e nel cervello e un’operazione non risolverebbe nulla.

Ha deciso di sposare il suo compagno perché lo Stato lo richiede. Così che l’uomo, quando non ci sarà più, potrà realizzare il suo ultimo desiderio. La scrittrice ha chiesto che le sue ceneri vengano sparse nell’oceano in Corea.

Mi hanno tolto cinque litri di acqua dal polmone. Stavolta in cancro era partito dal rene. Ma a causa del Covid ho trascurato i controlli. Mi restano mesi.

tumore Michela Murgia

Aveva già scoperto un intruso dentro di se nel 2014, ma lo aveva tenuto nascosto per via della campagna elettorale ed era andata a curarsi fuori dalla Sardegna. Una scelta fatta per non avere la pietà delle persone e per non essere accusata di sfruttare la sua malattia in politica.