Dopo un’agonia durata 12 lunghi giorni, la giornalista Francisca Sandoval ha perso la vita
La giornalista Francisca Sandoval è morta dopo 12 giorni di agonia: era stata ferita mentre lavorava
Si chiamata Francisca Sandoval ed era una giornalista cilena, che ha perso la vita dopo un’agonia durata 12 lunghi giorni. Purtroppo è stata colpita al volto da un proiettile, mentre stava cercando di documentare i disordini avvenuti dopo un corteo, nella città di Santiago.
In tanti al momento stanno cercando di mostrare vicinanza ed affetto alla famiglia, colpita dall’improvvisa e straziante perdita. La donna ha lasciato una bambina molto piccola.
Stando alle informazioni rese note da alcuni media locali, la tragedia si è consumata lo scorso 1 maggio. Nel quartiere di Estacin Central, nella città di Santiago, in Cile.
In quell’occasione un corteo aveva creato dei disordini. Per questo la donna, in compagnia di altri inviati, si era recata sul posto per riprendere la scena e raccontare cosa stava accadendo. Lavorava per il programma Se¤al 3 de La Victoria.
Tuttavia, proprio mentre si trovava lì è avvenuto l’impensabile. Un uomo già noto alle forze dell’ordine per altri crimini, con una pistola ha sparato diversi colpi di arma da fuoco, uno di questi però l’ha colpita in pieno volto.
L’intervento dei medici è stato immediato. Hanno ricoverato la giornalista in ospedale e tutto lo staff ospedaliero ha fatto il possibile per riuscire ad aiutarla. Alla fine, dopo un’agonia durata 12 lunghi giorni, il suo cuore ha cessato di battere per sempre.
Il messaggio del presidente Gabriel Boric, per la morte della giornalista Francisca Sandoval
L’accaduto ha sconvolto migliaia di persone. Anche il presidente Gabriel Boric ha voluto dire la sua opinione sulla vicenda. In una nota diramata ha dichiarato:
Non permetteremo l’immunità. La violenza danneggia irreparabilmente la democrazia ed anche le famiglie. Il nostro impegno è per la sicurezza e la giustizia e lo ripeteremo fino alla fine.
L’uomo che ora è in arresto per omicidio, si chiama Mario Naranjo. Quest’ultimo nel 2014 è stato arrestato per la prima volta, per i reati di traffico di droga e violenza della legge sulle armi.