Edoardo e Patrizio: nuovi agghiaccianti dettagli sull’omicidio suicidio di Verona
Quattro i colpi esplosi da Patrizio verso Edoardo, uno dei quali dritto al cuore: funerale e sepoltura uniti per i due fratelli
I risultati delle autopsie svolte sui corpi senza vita di Edoardo e Patrizio hanno fatto emergere dei dettagli agghiaccianti sulla vicenda dell’omicidio suicidio avvenuto a Verona sabato scorso. Il più grande, Patrizio, voleva essere assolutamente certo di togliere la vita al fratello, che infatti aveva colpito con 4 proiettili. Il tutto, compreso il suo suicidio, era premeditato da tempo.

Quella dei fratelli Baltieri è solo l’ennesima strage familiare che purtroppo ha colpito l’Italia nell’ultimo periodo.
Si è consumata intorno alle 19:00 di sabato scorso, nella loro abitazione di famiglia in via Brigata Piemonte a Verona.
Patrizio, il più grande, come emerso dalle indagini aveva premeditato il tutto da tempo. Da almeno un mese. A giugno scorso, infatti, aveva regolarmente acquistato la pistola automatica utilizzata per togliere la vita al fratello.
Il giorno prima del delitto, invece, aveva acquistato sempre regolarmente un fucile a pompa che ha utilizzato su se stesso per farla finita.
L’autopsia svolta sui due giovani ha chiarito del tutto la dinamica di quanto accaduto e accertato che il gesto di Patrizio era figlio di una forte premeditazione.
Quattro i colpi esplosi verso il fratello, due da dietro e due di fronte. Uno che ha raggiunto Edoardo alla gamba e gli altri tre al torace, di cui uno, quello fatale, dritto al cuore.
Per essere sicuro di togliersi la vita, su se stesso ha utilizzato un fucile molto potente, puntato a fior di pelle dritto in testa.
Il dolore di Patrizio e Edoardo

Al termine degli esami autoptici le salme sono state restituite alla famiglia che ora, completamente devastata, dovrà organizzare funerale e sepoltura.
Il rito funebre, stando a quanto riportato, sarà unico. Edoardo e Patrizio verranno anche sepolti insieme. Insieme anche a Leonardo, il loro fratello maggiore scomparso 5 anni fa per via della leucemia che non gli lasciò scampo.

Forse proprio la morte di Leo aveva rotto gli equilibri in quella famiglia molto conosciuta e stimata da tutti.
Soprattutto Patrizio, dopo la perdita del fratello si era chiuso in se stesso. Non lavorava e trascorreva tutto il suo tempo chiuso in camera. Quella camera in cui si è rinchiuso anche sabato scorso, prima di mettere fine alla sua vita.