Elena Bonetti sulla decisione del no alle messe, dopo il 4 maggio: “non posso tacere”
Elena Bonetti interviene dopo la diretta per la Fase 2 e la notizia del no alle messe
Durante la diretta per illustrare la Fase 2, andata in onda ieri alle 20:20, del 26 aprile, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato diversi argomenti e tra questi ha parlato anche della chiesa, delle messe e di cosa succederà dopo la data del lockdown, dal prossimo 4 maggio.
“Dal 4 maggio saranno consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva per la partecipazione di congiunti, fino ad un massimo di 15 persone, possibilmente con funzione celebrata all’aperto, indossando maschere protettive e rispettando rigorosamente le misure di stanziamento sociali.
Comprendo perfettamente la sofferenza che tutto questo sta procurando, però per eventuali ulteriori aperture ad altre cerimonie religiose, dobbiamo continuare ad interloquire ad col comitato tecnico-scientifico. Confido di poter confezionare con loro un rigoglioso pacchetto di prescrizioni, che nelle prossime settimane ci permetterà di allargare anche la riapertura ad altre cerimonie religiose”.
Al termine della diretta, Elena Bonetti, la Ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia, è intervenuta sul suo profilo Facebook, dichiarando di non poter tacere di fronte alla decisione incomprensibile di non poter concedere la possibilità di celebrare le funzioni religiose.
Elena Bonetti ha dichiarato di non aver mai condiviso una tale decisione e che la libertà religiosa è fondamentale. La decisione del premier Conte priva i cittadini del proprio culto, quando avrebbero potuto farlo, rispettando le regole di sicurezza ed evitando la diffusione del contagio. Una cosa che viene fatta nei luoghi di lavoro e che quindi si sarebbe potuta fare anche all’interno di una chiesa. La Ministra della Famiglia ha dichiarato che si farà sentire, affinché il Consiglio dei Ministri modifichi la decisione presa.
Per ora quindi, tutto ciò che sarà consentito alla chiesa e ai credenti, dopo il 4 maggio, sarà la celebrazione della funzione funebre, per dire addio ai propri cari e alle persone scomparse a causa dell’emergenza sanitaria, cosa che fino ad ora non è stata possibile.