Elena Del Pozzo uccisa dalla mamma: spunta l’ipotesi del movente della gelosia

Spunta il possibile movente che ha spinto Martina Patti ad uccidere la piccola Elena Del Pozzo

Le ultime notizie arrivate dal Pm che si sta occupando del caso della piccola Elena Del Pozzo, stanno portando a nuovi aggiornamenti, tra questi l’ipotesi del movente della gelosia. Martina Patti ha confessato l’omicidio della bambina solo nella mattinata di oggi, martedì 14 giugno.

movente elena

La ragazza di 24 anni in un primo momento ha denunciato il rapimento della figlia, dopo l’uscita dall’asilo. Nella sua versione ha detto che tre uomini armati ed incappucciati, l’avevano bloccata.

Subito dopo avevano preso la piccola e l’avevano portata via. Questo racconto però ha mostrato sin da subito delle incongruenze. Alla fine, quando ha capito che gli agenti stavano avendo dei sospetti, ha deciso di confessare.

È proprio a questo punto che ha spiegato agli inquirenti dove si trovava il corpo della piccolina. Da ciò che è emerso, Elena Del Pozzo è morta per diverse coltellate, che le sono state afflitte alla schiena da un coltello da cucina.

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Il movente inizialmente sembrava essere avvolto nel mistero, ma è solo in questi ultimi minuti che il pm ha diffuso la nuova notizia.

Martina Patti avrebbe ucciso la figlia per gelosia nei confronti dell’ex compagno e della sua nuova fidanzata. Non sopportava l’idea che la piccola si stesse affezionando a quella donna. Quando hanno chiesto delle conferme a lei, però non è mai arrivata una risposta.

Le indagini per l’omicidio della piccola Elena Del Pozzo

Da un primo esame del medico legale, sembrerebbe che la piccola abbia riportato diverse ferite nella regione intrascapolare e cervicale. Più precisamente nella parte alta del collo, dietro l’orecchio e sulla schiena.

Martina Patti è ora accusata di omicidio premeditato pluriaggravato e soppressione del cadavere della figlia. A breve sarà trasferita in carcere.

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La famiglia proprio come l’intera comunità, al momento sono sconvolti. I due giovani genitori non erano molto conosciuti nella zona. La mamma dal racconto della zia, sembrava avere degli atteggiamenti strani, ma nessuno avrebbe mai immaginato potesse fare una cosa del genere. Avevano anche creduto al suo racconto del rapimento.