Elisa Pierangioli morta a 20 giorni dal parto: aperta un’inchiesta dalla Procura

Avviata un'inchiesta per la morte di Elisa Pierangioli, la 40enne morta a 20 giorni dal parto della sua bimba

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha deciso di avviare un’inchiesta sull’improvvisa e prematura scomparsa di Elisa Pierangioli e quindi hanno disposto l’autopsia ed il sequestro delle cartelle cliniche. Ora saranno solo le ulteriori indagini a far luce su cosa le è successo.

inchiesta elisa

La giovane 40enne e suo marito avevano il desiderio di diventare genitori. Infatti da come racconta il papà della donna, ha avuto molto aborti, fino a questa nuova gravidanza.

Erano tutti felici dell’arrivo della piccola Maria Paola e fino a quel momento tutto stava procedendo normalmente. Quando all’improvviso il 27 marzo, Elisa è stata ricoverata all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo.

Viste le condizioni, i medici hanno deciso di sottoporla ad un cesareo. Inizialmente tutto sembrava procedere bene. Infatti pochi giorni dopo il parto, i dottori hanno deciso anche di darle le dimissioni dall’ospedale.

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Elisa però una volta tornata a casa, ha iniziato a stare molto male. Aveva forti malesseri nella zona addominale. Il marito preoccupato ha deciso di trasportarla d’urgenza in un secondo nosocomio, al Sant’Agata di Militello.

L’hanno sottoposta ad una Tac mirata ed è proprio a questo punto che purtroppo hanno scoperto che aveva una forte setticemia. Infatti l’hanno sottoposta ad un secondo intervento e poi l’hanno ricoverata in terapia intensiva.

Il decesso di Elisa Pierangioli e le indagini sull’accaduto

Tuttavia, nella mattina di mercoledì 19 aprile, a 20 giorni dal parto della sua bimba, Elisa ha esalato il suo ultimo respiro. Per lei i medici non hanno potuto far altro che constatare il suo straziante decesso.

Il marito sconvolto dalla grave perdita subita, ha deciso di presentare una denuncia ai Carabinieri. Di conseguenza la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, ha deciso ora di avviare un’inchiesta.

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Hanno disposto il sequestro delle cartelle cliniche ed anche l’autopsia sul corpo della donna. Per la famiglia e per tutta la comunità, adesso sono giorni di grande strazio e tristezza. Per loro doveva essere un momento di gioia, che invece si è trasformato presto in un dramma.