Ennesimo dramma nel calcio sudamericano: Emiliano Cabrera si è tolto la vita a 28 anni
Emiliano Cabrera è il terzo caso di suicidio nel mondo del calcio sudamericano in soli 6 mesi
Sembra davvero una maledizione quella che sta colpendo negli ultimi mesi il mondo del calcio del Sud America. Dopo i casi di Santiago Garcia e di Williams Martinez, un altro calciatore uruguayano ha deciso di compiere l’estremo gesto del suicidio. Si tratta di Emiliano Cabrera, 28enne calciatore cresciuto nel Boston River e che ha giocato anche in Europa.
A divulgare la notizia per primo è stato il quotidiano locale Ovacion. Cabrera, calciatore classe 1993 originario dell’Uruguay, si è tolto la vita nella notte tra giovedì e venerdì scorsi.
Le autorità hanno aperto un’indagine che servirà a chiarire soprattutto quali siano stati i motivi che hanno spinto l’atleta a compiere un gesto così estremo.
Il paese è sotto shock per la morte apparentemente insensata di un ragazzo così giovane. Ciò che sconvolge più di tutto, però, è che la morte di Emiliano Cabrera è la terza che avviene in quella zona del pianeta in pochissimi mesi. E che coinvolge sempre giovani calciatori.
Il primo ad aprire questo tragico capitolo di suicidi, 6 mesi fa, è stato il calciatore Santiago Garcia. Una forte depressione lo aveva spinto a togliersi la vita, lo scorso febbraio, nella sua casa in Argentina.
Soltanto una settimana fa, invece, a suicidarsi era stato Williams Martinez. Il suo corpo è stato rinvenuto nel suo appartamento la notte tra il 17 e il 18 luglio scorsi. Anche alla base del suo gesto, pare ci sia stata una forte depressione. Dovuta al suo stare lontano dai campi di gioco per alcuni mesi e al Covid-19 che lo aveva colpito nei mesi scorsi.
La morte di Emiliano Cabrera fa risuonare ancora di più i campanelli di allarme
Chiunque, a questo punto, è sempre più convinto che sia qualche problema di fondo che necessita di essere affrontato in maniera anche abbastanza rapida.
A parlare, già dopo il caso legato a Williams Martinez, è stato la Mutual Uruguaya de Futbolistas Profesionale, il sindacato dei calciatori dell’Uruguay.
Secondo loro, è necessario un’intervento tempestivo di esperti e l’istituzione di uno sportello d’ascolto psicologico per tutti i calciatori tesserati in Sud America. Il tutto, inoltre, deve essere effettuato in maniera estremamente rapida e decisa.