“Ero vicina al compagno della mia vita in una battaglia difficilissima!” Patrizia Panella torna alla conduzione di Tagadà
La conduttrice del programma Tagadà Patrizia Panella, ha voluto spiegare cosa ha vissuto in questi giorni di assenza dal programma
La conduttrice televisiva Patrizia Panella del programma Tagadà, che va in onda sul canale La7, nella giornata di lunedì 15 gennaio è tornata alla conduzione della trasmissione. Tuttavia, dopo essere entrata in studio, ha voluto spiegare cosa è successo e perché si era allontanata.
La giornalista ci ha tenuto a raccontare cosa ha vissuto in questi giorni davvero difficili, che ha passato vicino al suo compagno. Inoltre, ci ha tenuto a ringraziare anche i medici che hanno aiutato l’uomo.
Patrizia Panella conduce ormai da diverso tempo il programma che va in onda su La7. In questi giorni non ha presentato la trasmissione ed ovviamente, in tanti erano in pensiero per lei.
La stessa conduttrice una volta andata in onda, ci ha tenuto a specificare cosa ha vissuto ed anche il motivo dietro la sua assenza. Nel raccontare ciò che ha vissuto, ha detto:
Sono stati giorni in cui ero occupata in un altro luogo. Occupata in una battaglia difficile, difficilissima al fianco del compagno della mia vita. La strada è lunga, molto faticosa, che però i giganti come lui non temono, non si lasciano spaventare.
Il ringraziamento di Patrizia Panella ai medici
La stessa conduttrice nel raccontare ciò che ha vissuto il suo compagno, ci ha tenuto anche a ringraziare i medici dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, che lo hanno aiutato.
Infatti nel concludere il suo discorso, ha voluto parlare dell’eccellenza che c’è in Italia. Patrizia Panella ha detto:
Ho pensato molto in questi giorni al lavoro che facciamo. Raccontiamo il paese tutti i giorni, raccontiamo le disavventure, i guai, le cose che non funzionano. Ecco poi ci sono delle cose che funzionano. Ci sono delle eccellenze, la sanità veneta è un’eccellenza.
Voglio ringraziare il reparto di cardiochirurgia dell’ospedale di Treviso dal primario, ai chirurghi straordinari, gli infermieri, i medici tutti, la fisioterapista, questo angelo dai capelli rossi, che è un sergente maggiore, che si sposta dal reparto alla terapia intensiva. Poi, voglio parlarvi della terapia intensiva. Dentro ci sono persone straordinarie che con senso del dovere, rigore, dedizione assoluta, ma anche con grande senso di umanità, ti permettono di non sprofondare.