Esami sulla piccola Diana Pifferi: trovate tracce di tranquillanti

Gli esami hanno dato esito positivo, trovate tracce di ansiolitico nel sangue e nei capelli della piccola Diana Pifferi, morta di stenti

Sono emerse le prime informazioni sull’autopsia effettuata sul corpo della piccola Diana Pifferi, morta di stenti nella sua abitazione di Milano. E sembrerebbe che i sospetti degli inquirenti abbiano trovato le conferme tanto temute.

Ore 14 Diana Pifferi

Il medico legale avrebbe trovato tracce di benzodiazepine nel sangue e nei capelli della bambina. Ciò vuol dire che la madre Alessia Pifferi, per tenerla calma fino al suo rientro e per non farla piangere, l’ha sedata.

Le tracce sarebbero, secondo le prime notizie che si sono diffuse poche ore fa, compatibili con la boccetta di En trovata in cucina. Appartenente ad uno degli uomini che Alessia Pifferi aveva frequentato.

Ore 14 Diana Pifferi

Si tratta di risultati preliminari, la relazione completa dell’esame autoptico non è stata ancora depositata.

Il legale della donna aveva dichiarato che la sua assistita le aveva assicurato di non aver mai dato l’ansiolitico alla sua bambina. Ma di averle dato solo della tachipirina, perché convinta che le facessero male i dentini.

Quando e com’è morta la piccola Diana Pifferi

Bisognerà ora capire se i tranquillanti abbiano avuto un ruolo importante sul decesso della bambina. Per sei lunghi giorni, Diana è stata costretta a stare da sola in quella casa, senza cibo e senza acqua, con temperature elevate. La mamma era partita per Leffe, per trascorrere dei giorni con il suo compagno. Quest’ultimo era convinto che avesse lasciato la figlia al mare con la zia.

Ore 14 Diana Pifferi

Oggi la Pifferi parla di una relazione complicata, di un uomo che non accettava quella figlia non sua e dei suoi tentativi di salvare quella relazione. Ha confessato al suo avvocato che mai avrebbe immaginato che Diana potesse morire, ma negli istanti dell’arresto ha dichiarato agli inquirenti: “Sapevo che sarebbe potuto succedere”.

La difesa ha richiesto, per due volte, una perizia neuroscientifica psichiatrica. Richiesta che però il Gip ha rifiutato, dichiarando che Alessia era consapevole di tutto e che, se ritenuto necessario, sarà lui a richiederla.

Si attendono adesso i risultati sugli esami del biberon, sul cuscino e il materassino e sul pannolino della piccola Diana Pifferi.