L’avvocato di Alessia Pifferi ha ricevuto minacce di morte: cosa sta accadendo
Gli haters hanno attaccato e minacciato di morte il legale di Alessia Pifferi: "Non riflettono sul fatto che la difesa penale è obbligatoria"
L’avvocato di Alessia Pifferi ha rilasciato un’intervista a Fanpage.it. Non è facile difendere una persona accusata di aver lasciato morire la propria bambina, quando l’opinione pubblica è tanto accanita.
Solange Marchignoli si è trovata a dover fare i conti con le critiche della gente e perfino con le minacce di morte. Le chiedono come possa difendere un tale mostro, che meriterebbe solo di soffrire come è accaduto alla piccola Diana.
Gli haters non riflettono sul fatto che in Italia la difesa penale è obbligatoria. Come fai a difendere quel ‘mostro’? Io conosco la mia etica e posso confermare che non provo nessuna solidarietà con il delitto. Mai. Ricerco la perfezione del ragionamento giuridico e ‘vincere’ i processi è lo scopo di tutti i penalisti, a prescindere dal crimine contestato. Chi mi conosce lo sa bene. Ogni giorno sono chiamata a difendere persone che hanno commesso reati, anche i più gravi e inaccettabili per la società. Un processo penale è una bellissima sfida giuridica e intellettuale.
L’avvocato di Alessia Pifferi ha voluto far capire all’opinione pubblica che nessun criminale può difendersi da solo e che per un penalista è obbligatorio fare il suo lavoro. Ciò però non vuol dire che difenda il proprio assistito perché lo crede innocente e perché è dalla parte di colui che ha ucciso.
Quando una vicenda è mediatica, il legale si trova spesso a ricevere insulti e minacce di morte e ora è capitato anche a lei.
Confido comunque che il processo potrà essere celebrato in una condizione di sicurezza e rispetto adeguati per le differenti posizioni processuali.
Alessia Pifferi è accusata di omicidio aggravato dai futili motivi ed è detenuta nel carcere di Milano. Ma se l’esito degli esami sul latte proverà che ha sedato la piccola Diana, verrà accusata anche di premeditazione. Accusa, al momento, lasciata cadere dal Gip.