Escursionista precipita in una pietraia e muore poco dopo in ospedale
La tragedia sull'appennino reggiano: escursionista di 59 anni scivola e precipita in una pietraia di oltre 50 metri
Tragedia sulle montagne italiane, dove un escursionista, nella giornata di ieri, ha perso la vita dopo essere precipitato per 50 metri in un dirupo dell’appennino reggiano. Immediato il recupero da parte dei soccorritori e il trasporto dell’uomo di 59 anni in ospedale, ma i gravi traumi ne hanno decretato il decesso poco dopo il suo arrivo.
Ennesima tragedia sulle montagne italiane. Nella giornata di ieri, domenica 23 aprile, un uomo di 59 anni originario di Massa Carrara ha infatti perso la vita a seguito di una brutta caduta sugli appennini reggiani.
L’episodio si è verificato per l’esattezza in un dirupo tra il monte Gendarme, sul versante ligure toscano, e il monte La Nuda a Cerreto Laghi, a Ventasso.
Il 59enne si trovava con alcuni amici, tutti esperti escursionisti, e si stavano apprestando in una ferrata nel cosiddetto Vallone dell’Inferno, vicino al monte Scalocchio.
Per cause ancora da accertare l’escursionista è scivolato ed è precipitato in una pietraia, da un altezza di circa 50 metri.
Escursionista morto: inutile il tempestivo soccorso
I compagni di cordata hanno subito allertato il 118, che ha inviato sul posto un elisoccorso da Pavullo nel Frignano, provincia di Modena.
Una squadra del SAER (Soccorso Alpino dell’Emilia Romagna), ha subito recuperato il ferito e lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma.
Lì i medici hanno capito fin da subito le gravissime condizioni dell’escursionista e ce l’hanno messa tutta per salvargli la vita.
Ciononostante, gli sforzi dei medici non sono serviti ad evitare il peggio e l’uomo di 59 anni si è spento poco dopo il suo arrivo nel nosocomio.
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Andrea, 30enne torinese e residente a Londra da alcuni anni, si era recato in Giordania da solo per una vacanza. Mentre visitava il sito archeologico di Petra, ha imboccato in un sentiero in altura chiuso al transito e, per cause da chiarire, è precipitato da un’altezza di circa 30 metri.
Trasportato d’urgenza all’ospedale di Amman, si è spento poco dopo il suo arrivo per i gravi traumi riportati nello schianto con il terreno. L’ambasciata italiana in Giordania sta lavorando in collaborazione con le autorità locali per il rientro della salma in Italia.