Filma il fidanzato con il telefono che sta per ucciderla: Ielly Gabriele Alves muore a 23 anni
Ielly Gabriele Alves morta a 23 anni, prima di perdere la vita ha filmato il suo fidanzato che le spara un colpo di arma da fuoco
Si chiama Ielly Gabriele Alves ed è una ragazza di soli 23 anni, che nella giornata di sabato 4 novembre, ha perso la vita per mano del suo fidanzato. Proprio lei lo ha incastrato, perché è riuscita a filmare il momento esatto in cui lui le ha sparato un colpo d’arma da fuoco.
L’uomo inizialmente, aveva detto agli agenti intervenuti, che dei malviventi si erano accostati alla loro auto ed aveva iniziato a colpirli con dei colpi. Tuttavia, qualcosa nel suo racconto non tornava.
Ielly aveva 23 anni e purtroppo nella giornata di sabato 4 novembre ha perso la vita, il tutto è avvenuto in Brasile.
Dal racconto di uno zio della ragazza, i due si erano lasciati. Però l’ex in quella giornata l’ha invitata a giocare al tiro al bersaglio, in un ranch di proprietà di un suo parente.
Non si sa bene cosa è successo tra i due, ma l’unica cosa certa è che la 23enne, in un video di 10 secondi, è riuscita a riprendere i suoi ultimi istanti di vita. L’ex fidanzato Diego Fonseca Borges di 27 anni, aveva in mano l’arma da fuoco.
All’improvviso si è girato verso Ielly Gabriele ed ha premuto il grilletto. La giovane è subito crollata a terra. Da qui il tempestivo trasporto all’ospedale Dr Serafim State Hospital. Per lei però, non c’era ormai più nulla da fare.
L’arresto del fidanzato di Ielly Gabriele Alves
Il 27enne in un primo momento agli agenti ha detto che in realtà dei malviventi si erano fermati vicino la loro auto ed hanno iniziato a colpirli con dei colpi d’arma da fuoco. Però il suo racconto non ha convinto. Un porta voce della polizia, ha dichiarato:
Quello che diceva era inconsistente. Non è stato in grado di specificare il luogo in cui è avvenuto il tutto. Inoltre, dopo l’esame peritale è emerso che il foro d’entrata del proiettile, nel petto, non corrispondeva alla versione presentata.
L’uomo alla fine ha detto la verità, ma nel suo racconto ha spiegato che in realtà pensava che l’arma era scarica. Se condannato rischia una pena dai 12 ai 30 anni.