Gianni Morandi ospita una signora Ucraina fuggita dalla guerra
Dopo 15 giorni, la signora di 69 anni ha deciso di tornare a casa dai suoi cari, senza dimenticare di ringraziare Gianni Morandi
Con la guerra scoppiata in Ucraina lo scorso 24 febbraio, l’umanità sta conoscendo il suo lato più crudele, ma anche quello più umano. Decine e personaggi del mondo dello spettacolo che si stanno rendendo utili per aiutare i rifugiati e tra questi è comparso anche il nome di Gianni Morandi. Ecco cos’ha fatto il cantante per una signora ucraina di 69 anni.
Ospite in una delle puntate del programma radiofonico condotto da Massimo Giletti sull’emittente RTL 102.5, Gianni Morandi ha raccontato la sua esperienza.
Ho ospitato per circa quindici giorni una signora ucraina di 69 anni. Non è stato facile perché non riuscivamo a comunicare molto bene con lei, perché parlava solo ucraino o russo. Si chiudeva in camera, piangeva e cercava di parlare al telefono con alcuni familiari che erano ancora là in Ucraina. Poi una mattina si è svegliata e se n’è andata perché voleva tornare in Ucraina, a casa sua, nonostante le bombe.
In conclusione, il cantante ha raccontato che, una volta arrivata in patria, quella donna lo ha contattato ringraziando lui e la sua famiglia per ciò che avevano fatto per lei.
Gianni Morandi ma non solo
Sono decine i personaggi della musica, dello sport e dello spettacolo in generale che stanno dimostrando il loro lato più umano in questo periodo, aiutando come meglio possono i rifugiati ucraini che fuggono dalla guerra.
Fedez, ad esempio, ha donato un furgone refrigerato capace di trasportare per molti chilometri i medicinali che necessitano di essere conservati a determinate temperature.
Angelina Jolie, star di Hollywood, oltre a donare molti soldi per le associazioni umanitarie molto attive in Ucraina, ha fatto visita ai bambini ucraini malati e ricoverati al Bambino Gesù di Roma.
Keylor Navas, il portiere pluricampione d’Europa, attualmente in forza al Paris Saint Germain, ha trasformato la sala cinema della sua casa milionaria in una sorta di rifugio. In questo modo è stato in grado di ospitare una trentina di profughi fuggiti dalle loro case.
Insomma, in un momento storico estremamente drammatico, storie come quella di Gianni Morandi e di tanti altri suoi colleghi, alimentano la fiamma della speranza nell’umanità che, nonostante tutto, continua a bruciare.