Giuliano De Seta: il titolare della ditta non ha nemmeno chiamato i genitori
"Chi ha sbagliato deve pagare, dai titolari nemmeno una chiamata": tutta la rabbia dei genitori di Giuliano De Seta
Sono parole di un’incredibile lucidità, quelle dei genitori di Giuliano De Seta. E ciò non è affatto scontato, vista la drammaticità del momento. I due hanno ricordato il figlio e detto la loro riguardo ai percorsi di alternanza scuola lavoro: “Non siamo contro, ma devono dirci cosa è successo e se c’è qualcuno che ha sbagliato, deve risponderne”.
Giuliano è soltanto l’ultimo dei ragazzi giovanissimi, ancora studenti, che nel corso degli ultimi anni hanno perso la vita in episodi avvenuti durante i loro percorsi di alternanza scuola lavoro.
Il tutto si è verificato in pochi istanti, nel pomeriggio dello scorso venerdì 16 settembre.
Il 18enne stava svolgendo il suo stage alla BC Service di Noventa di Piave. Si trovava vicino ad un macchinario, quando una lastra di acciaio si è staccata e gli è caduta addosso.
I colleghi presenti hanno cercato in tutti i modi di soccorrerlo e aiutarlo, ma per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare.
Ora le autorità competenti stanno indagando per fare maggiore chiarezza possibile sull’accaduto. I genitori della giovane vittima, intanto, chiedono che venga a galla la verità e che venga fatta giustizia.
Le parole dei genitori di Giuliano De Seta
Tanta tristezza e altrettanta rabbia. Queste sono le emozioni che stanno vivendo in questi giorni i genitori di Giuliano De Seta. Intervistati da Il Corriere della Sera, hanno ricordato il loro figlio.
Era un ragazzo di 18 anni come tutti e aveva tante passioni. Amava lo sport e andare al mare. Scorrazzava insieme alla sua fidanzatina per le strade di Ceggia. Erano felici insieme ed era molto felice di questo stage che stava facendo.
Il suo sogno, hanno spiegato i due genitori, era quello di andare all’Università di Milano e diventare ingegnere per aprirsi un’attività tutta sua. Poi, sullo stage, hanno detto:
A casa tornava sorridente. Noi, come genitori, lo abbiamo sempre appoggiato ed eravamo felici di vederlo lavorare e imparare. Per noi gli stage non sono una cosa negativa.
Poi proseguono specificando che, però, adesso vogliono che la verità venga a galla e che se qualcuno ha sbagliato, pretendono che paghi e ne risponda.
Genitori e titolari della ditta amici di famiglia
Il papà di Giuliano e il titolare della azienda in cui si è consumato il triste evento, racconta la mamma del 18enne, si conoscono da molti anni.
La donna ha raccontato che Giuliano aveva lavorato alla BC Service anche durante l’estate, con un regolare contratto di apprendistato. In quel periodo gli operai lo avevano conosciuto e si erano affezionati a lui, tanto che in questi giorni in molti hanno chiamato per mostrare loro vicinanza.
Ancora nessuna chiamata, invece, da parte dei titolari.