Giuseppe Conte si scusa, sul suo profilo Facebook, con i lavoratori e per il ritardo dei pagamenti degli aiuti
Ritardo pagamenti e lavoratori: il Premier Giuseppe Conte si scusa con un post su Facebook
Il Capo del Governo, Giuseppe Conte, in un post su Facebook, sul proprio profilo ufficiale personale, si è scusato con tutti i lavoratori, per il ritardo dei pagamenti: “Il mondo del lavoro è messo a dura prova. Tanti vivono con ansia e preoccupazione questa emergenza, attività chiuse e prospettive di lavoro a rischio. Molti, durante la fase più acuta di questa emergenza, hanno lavorato negli ospedali, in strada o in ufficio per assicurarci assistenza, soccorso, sicurezza e beni essenziali”.
Il Presidente del Consiglio ha poi continuato evidenziando ciò che succederà dal prossimo 4 maggio, la data che segna la fine del lockdown. Più di 4 milioni di persone torneranno a lavorare, in piena sicurezza e rispettando le norme anti contagio.
Giuseppe Conte ha detto che in molti gli hanno mandato delle lettere, che lui ha letto ed ha compreso, provandosi a mettere nei panni di chi le ha scritte.
Ci sono lavoratori come estetiste, parrucchieri, proprietari di bar e ristoranti, che non potranno tornare a lavorare. Il Premier a queste persone ha detto:
“Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”.
https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/photos/a.385574775257827/923025498179416/?type=3&theater
Come ha dichiarato anche Giuseppe Conte, sia lo Stato che gli italiani, non si sono mai ritrovati davanti ad una situazione di emergenza sanitaria come questa, che ha comportato l’intera chiusura dell’Italia.
Alla fine del suo post, il Premier si è scusato per il ritardo dei pagamenti:
“Abbiamo lavorato al massimo per far ripartire a pieno regime il motore dello Stato, perché questo poderoso sostegno pubblico si concretizzasse in pochi giorni: ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti. Chiedo scusa a nome del Governo e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto. È ai dettagli un nuovo provvedimento con aiuti e misure per la ripartenza economica che saranno più pesanti, più rapidi, più diretti. Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto, non sono parole al vento. Sono piuttosto il vento che spinge più forte l’azione del Governo. Credo sia l’unico modo per onorare questo giorno, questo 1 maggio”.