Helmut Berger, attore ed ex modello, è morto a 79 anni

Helmut Berger, attore, modello e moto per la relazione con Luchino Visconti, si è spento improvvisamente nella sua casa di Salisburgo

Si è spento a soli 10 giorni dal suo 79esimo compleanno il noto attore ed ex modello austriaco Helmut Berger. Noto per la sua bellezza e per il suo talento nella recitazione, fu il compagno di vita del nobile, regista e sceneggiatore italiano Luchino Visconti. I due restarono insieme fino alla scomparsa del regista, avvenuta nel 1976.

Helmet Berger morto

Helmut Berger nacque in Austria, a Bad Ischl, il 29 maggio del 1944, da genitori albergatori. Dopo il diploma lavorò per qualche tempo insieme alla sua famiglia, ma non essendo interessato ad intraprendere quella strada, si trasferì presto a Londra.

In Inghilterra si mantenne con lavori diversi e saltuari e iniziò a posare come modello.

Qualche tempo dopo si trasferì in Italia, dove frequentò i corsi di teatro all’Università per stranieri di Perugia, prima di spostarsi a Roma e iniziare così a lavorare stabilmente sia come modello che come attore.

L’esordio al cinema arriva nel 1964, quando ebbe una piccola parte nel film “Vaghe stelle dell’orsa”, diretto dal regista Luchino Visconti.

Con Visconti ci fu una duratura e ripetuta collaborazione a livello lavorativo, visto che il nobile lo scelse come attore in tanti altri suoi film.

Tra questi si citano l’episodio ‘La strega bruciata viva’ del film “Le streghe” del 1967, “La caduta degli Dei” del 1969, “Ludwig” del 1973, che racconta la storia di Ludovico II di Baviera, e “Gruppo di famiglia in un interno” del 1974.

La storia tra Helmut Berger e Luchino Visconti

Helmet Berger morto

L’incontro con Luchino Visconti, per Helmut Berger, rappresentò una svolta anche nella vita privata, oltre che in quella professionale.

I due, infatti, nel ’64 iniziarono anche la loro relazione, che si interruppe solo nel 1976, quando il regista e nobile italiano si spense all’età di 70 anni.

Helmet Berger morto

Per anni i due mantennero la storia nascosta. Non tanto per volontà di Visconti, che in quegli anni aveva già dichiarato apertamente di essere bisessuale, quanto più per volontà dello stesso Helberg, che invece accusava di più il peso che poteva dare il giudizio della società dell’epoca, poco avvezza ad accettare di buon grado l’omosessualità.

Dopo la scomparsa di Visconti, Berger entrò in uno stato di profonda depressione. Noti i suoi problemi con alcool e sostanze stupefacenti, che in diverse occasioni lo portarono ad un passo dalla morte.