I genitori del piccolo Andrea Mirabile, morto a Sharm El Sheik sono stati ascoltati in Procura

I genitori del piccolo Andrea Mirabile, ad una settimana dal funerale, sono stati ascoltati in Procura

Ad una settimana dall’ultimo straziante addio al piccolo Andrea Mirabile, i genitori nella giornata di ieri sabato 23 luglio, sono stati ascoltati dagli inquirenti, in Procura. Lo scopo è proprio quello di capire l’esatta causa che ha portato alla morte del bimbo di 6 anni, mentre era in vacanza a Sharm El Sheik.

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Sono ancora tante le domande a cui i magistrati vogliono trovare le risposte. Questo perché dall’autopsia non è emerso nulla di concreto.

Rosaria Manosperti ed Antonio Mirabile sono stati interrogati separatamente, per circa 2 ore. La donna incinta di 5 mesi, è apparsa ancora molto provata dalla perdita subita.

Le ipotesi prese in considerazione sono due: nel primo caso si pensa che l’intera famiglia abbia avuto un’intossicazione alimentare. Proprio come avevano detto i medici del resort, a cui si erano rivolti appena arrivati i primi sintomi.

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La seconda possibilità invece, secondo i medici dell’ospedale di Palermo, è che possano aver avuto un’intossicazione da contatto. I due genitori nell’interrogatorio hanno ricostruito con esattezza ciò che hanno fatto nei giorni in cui hanno soggiornato in Egitto.

Spiegando anche di non aver mai mangiato fuori la struttura. Il dubbio è che nessun altro ospite del resort, ha avuto i loro stessi problemi.

Morte Andrea Mirabile, le indagini sulla vicenda

Le Procure di Palermo e quella di Sharm, hanno aperto entrambe un fascicolo d’indagine. Vogliono capire con esattezza la causa che ha portato alla morte del piccolo e al malessere dei due genitori.

Il padre Antonio Mirabile in un primo momento era ricoverato in Rianimazione in Egitto. Tuttavia, dopo il suo arrivo in Italia i medici lo hanno tenuto in ospedale, ma pochi giorni dopo lo hanno potuto dimettere.

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Dai controlli a cui lo hanno sottoposto, è emerso che aveva un’infezione urinaria. Dagli esami non hanno trovato riscontri con una possibile intossicazione alimentare. I legali della famiglia nel frattempo, continuano a dire: “Prima di tratte qualunque conclusione dobbiamo attendere gli esiti dell’autopsia!”