I genitori del piccolo Nicolò Feltrin non si sono sottoposti al test dei capelli
Longarone, i genitori del piccolo Nicolò Feltrin non si sono sottoposti al test del capello
Un nuovo particolare è emerso dalle indagini per l’improvviso decesso del piccolo Nicolò Feltrin, il bimbo di 2 anni che ha perso la vita dopo aver assunto delle sostanze stupefacenti. Il padre risulta essere indagato, ma per ora nei suoi confronti non è stata disposta nessuna custodia cautelare.
Sono davvero tanti i punti a cui gli inquirenti devono trovare una risposta su questa triste vicenda. Dall’autopsia, il medico legale ha dato un’ulteriore conferma a quello che già ipotizzavano.
Il bambino purtroppo ha perso la vita per un arresto cardiaco causato da un’intossicazione. Tuttavia, inizialmente non si riuscivano a capire bene quale sostanza potesse aver ingerito.
L’ipotesi era proprio quella che avesse mangiato una quantità davvero elevata di hashish. Dagli esiti dell’autopsia questa ipotesi ha trovato tutte le conferme. Questo perché il dottor Antonello Cirnelli, che ha eseguito l’esame sul corpo del piccolo, ha dichiarato che Nicolò è deceduto per una overdose di questa sostanza.
Dall’esame del capello hanno anche trovato tracce di altre sostanze stupefacenti. Ora il lavoro spetta agli agenti per capire come il bambino, che aveva solamente due anni, possa aver avuto contatti con questo tipo di sostanze.
Da ciò che riporta Il Corriere, le forze dell’ordine hanno quindi chiesto ad entrambi i genitori di sottoporsi al test del capello. Tuttavia, il padre si è presentato con la testa completamente rasata. Mentre, la madre si è rifiutata. Inoltre, i due pare che vivano a casa di alcuni amici e che risultano essere irreperibili.
Le parole del legale e lo straziante decesso del piccolo Nicolò Feltrin
Il legale Massimiliano Xais su ciò che sta vivendo la coppia, ha dichiarato: “Per loro è troppo doloroso rimanere in quella casa dove hanno cresciuto il loro bambino che ora non c’è più, ma eviterei di dire che la famiglia è irreperibile. Se qualcuno vuole parlare con loro io sono qui!”
Dal racconto del papà del piccolo, i fatti sono avvenuti nella mattinata di giovedì 28 luglio. Dopo aver passato una mattinata al parco Sydney, a Codissago, frazione di Longarone, in provincia di Belluno.
Intorno alle 14 lo hanno portato in ospedale, ma il piccolo si è spento poco alla volta. Alla fine, solo due ore dopo il suo ricovero, il cuore ha cessato di battere per sempre. Da qui sono partite tutte le indagini, ma dalle analisi nel parco gli inquirenti non hanno trovato nulla di strano. Diego Feltrin il padre del bambino, ora è indagato per il reato di delitto colposo.