Il dolore del papà di Sofia Stefani e la scoperta delle forze dell’ordine sul perché la 33enne era al comando
Spunta un testimone nel delitto di Sofia Stefani ed il dolore straziante del suo papà
Proseguono senza sosta le indagini per il delitto di Sofia Stefani, la giovane 33enne che ha perso la vita per mano del suo ex collega e capo Giampiero Gualdani. L’uomo continua a dire che si è trattato di una fatalità, ma delle indagini sta venendo fuori un’altra verità.
Sono davvero le domande a cui gli inquirenti dovrebbero trovare una risposte dalle indagini, poiché nessuno ancora oggi riesce a spiegarsi ciò che è successo tra i due. In queste ultime ore, da quello che scrive il quotidiano Il Messaggero sarebbe anche spuntato un testimone.
Sofia Stefani ha perso la vita poco dopo le 16 di giovedì 16 maggio. Era andata al Comando di Anzola, proprio dopo il 63enne era di servizio. Lei era riuscita ad indossare la divisa nel febbraio del 2023, ma a dicembre dello scorso anno le era scaduto il contratto. In quella era chiusa in una stanza, con quello che in passato era un suo superiore.
Tuttavia, proprio mentre erano lì avrebbe perso la vita. Da quello che dice l’uomo è avvenuto tutto mentre stava pulendo l’arma, che è partito il colpo. Però per gli inquirenti si è trattato di un femminicidio. Da un controllo del telefono della vittima, sarebbe venuto fuori che i due avevano una relazione segreta e che lui voleva interrompere, mentre lei no.
Il dolore del papà di Sofia Stefani e il racconto di un testimone
Da quello che scrive Il Messaggero, in testimone avrebbe detto i due in realtà in quella occasione avevano un appuntamento. Tra loro ci sarebbe stata una discussione e poco dopo ha detto di aver sentito un forte boato. Lo stesso Gualdani ha allertato i sanitari, che sono presto arrivati sul posto, ma che non hanno potuto fare nulla per la 33enne.
Nella giornata di oggi è in programma per il 62enne l’interrogatorio di garanzia per la convalida del fermo. La famiglia di Sofia nel frattempo è chiusa nel silenzio e nel dolore della grave perdita subita.
Il papà Bruno a Il Corriere della Sera, ha detto: “Mi auguro davvero sia stato un tragico incidente!” Tuttavia, anche per loro il sospetto di delitto volontario è quello che sembra essere più plausibile.