Il fratello di Ilaria Bove ha tentato in tutti i modi di rianimare la sua sorellina
Francesco Bove, fratello di Ilaria, una delle due vittime dell'incidente di Pellezzano, ha esternato tutto il suo dolore sui social
Tutti sono ancora profondamente scossi per il drammatico incidente capitato nel pomeriggio del primo giorno dell’anno, a Pellezzano. A perdere la vita sono stati due giovani: Ilaria Bove di 15 anni e il suo amico Nicholas Galluzzi di 17. Nelle ultime ore, a colpire particolarmente, è stato il post del fratello della ragazza, che si è ritrovato a soccorrere la sua sorellina ormai esanime sull’asfalto.
Un giro in motorino per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Nessuno, in primis loro due, potevano prevedere quello che stava per succedere.
Nicholas e Ilaria erano a bordo su uno scooter Liberty 250 quando, per motivi ancora in corso di accertamento, hanno perso il controllo del veicolo e sono caduti rovinosamente a terra.
Inutile ogni tentativo di soccorso o rianimazione. Per i due ragazzi di Pellezzano, in provincia di Salerno, non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi i traumi riportati nell’incidente.
Ad essere sconvolte non solo le due famiglie delle vittime, ma tutta la comunità del piccolo comune campano, che ha appreso della notizia come un fulmine a ciel sereno.
Il toccante post del fratello di Ilaria Bove
Poche ore dopo il tragico incidente, è apparso un post su Facebook che ha frantumato ancora di più i cuori di coloro che già erano affranti per la notizia.
Francesco, fratello di Ilaria Bove, volontario nel soccorso del 118, si è ritrovato a dover soccorrere proprio la sua sorellina. Il ragazzo ha provato con tutte le sue forse a rianimarla, ma purtroppo non è riuscito. Ecco le sue toccanti parole:
Nessun corso, nessuna esercitazione, nessuna simulazione sono in grado di prepararti per una cosa del genere.. Ironia della sorte, io penso (?) Nessuna esperienza sul campo ti potrà preparare ad incrociare le mani sul torace del sangue del tuo sangue per iniziare a scaricare con tutta la forza, e con tutta la rabbia, che hai in corpo… L’adrenalina prende il sopravvento, i secondi diventano minuti lunghissimi e interminabili mentre conti.. 1,2,3.. Fino a 30. Prendi fiato, cerchi di tenere il ritmo come ti hanno insegnato fra una compressione e l’altra… Ma ormai non c’è nulla da fare. Ironia della sorte nessun protocollo, applicato a menadito su centinaia di interventi, potrà dirti che il sangue delle tue ginocchia rotte sull’asfalto freddo dovrà mischiarsi con quello di chi per te non è un paziente come gli altri…
Scusa Ilaria, ci ho provato.. Perdonami, ovunque tu sia.. 😞❤️ Non dovevi salirci su quel motorino, te l’ho detto mille volte, ero più contento quando mi rompevi che dovevo portarti a destra e a manca, ma almeno eri con me. Ormai il guaio l’hai combinato.. Uno dei tuoi tanti guai.. Ma questo non si può riparare. Io ora sento solo freddo. Ciao Picky, ti voglio bene ❤️ Il tuo fratellone 😭